Ceva ha commemorato la Giornata della Memoria

Le parole delle istituzioni hanno incontrato le domande dei bambini della primaria. Chiedersi perché diventa l’imperativo morale per non dimenticare

28/01/2025
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Le parole delle istituzioni hanno incontrato le domande dei bambini della primaria. Chiedersi perché diventa l’imperativo morale per non dimenticare.

Quella di lunedì 27 gennaio è stata una mattinata ricca di emozioni per la città di Ceva, che ha celebrato la Giornata della Memoria, giunta quest’anno al ventennale della sua istituzione da parte dell’ONU.

L’incontro tra rappresentanti delle istituzioni e alunni della 4° e 5° primaria dell’Istituto Comprensivo “A. Momigliano” ha trasformato l’appuntamento in un momento di confronto tra generazioni dove gli adulti, oltre a commemorare, hanno accolto i dubbi dei più piccoli.

In un primo momento, tenutosi presso l’atrio della scuola, i bambini hanno letto il riassunto preparato con gli insegnanti dopo aver seguito le lezioni sulla vita di Giorgio Perlasca, a cui Ceva ha intitolato un giardino pubblico. 

Sempre all’interno del plesso scolastico è stata data lettura del saluto inviato dal figlio di Giorgio Perlasca, nonché presidente dell’omonima fondazione, Franco Perlasca.

Ciò che è emerso in questo frangente è stata la domanda che i bambini più volte si sono posti, e a cui nemmeno gli adulti sanno rispondere: perché?

Durante la celebrazione istituzionale avvenuta invece al parco Giorgio Perlasca sono intervenuti il sindaco Fabio Mottinelli, il consigliere regionale Claudio Sacchetto e Giorgio Gonella, ex dipendente comunale attualmente in pensione, grande esperto e appassionato di storia. 

Come ricordato dal primo cittadino, la figura di Giorgio Perlasca è emblematica di un percorso di crescita morale interiore. Benché fascista della prima ora, Perlasca deciderà infatti di prendere le distanze da quella visione della società, e mentre in Europa impazza la Seconda guerra mondiale con la sua scia di sangue e devastazione, grazie a un ingegnoso iter documentale e a una serie di fortunate circostanze riuscirà a salvare oltre 5000 ebrei. Questo esempio, scolpito negli annali della storia, ci insegna come in ogni momento della nostra vita, fin da bambini, possiamo essere chiamati a compiere delle scelte, e saranno quelle scelte a definire chi siamo e chi vogliamo essere. 

La mattinata si è poi conclusa davanti alla targa intitolata a Perlasca stesso con la deposizione, da parte dell’Amministrazione, di un vaso di fiori adornato con il tricolore, e di alcuni sassolini, che rimandano alla cultura ebraica, da parte degli allievi della primaria. 

“Un sincero ringraziamento all’Istituto Comprensivo Momigliano, alla dirigente e agli insegnanti che si sono prodigati per questo incontro.” Ha commentato l’assessore a Politiche sociali e Minoranze etniche Cinzia Boffano.

“È stata veramente una bella commemorazione, vissuta con semplicità ma densa di significato.” Ha chiosato Laura Amerio, assessore all’Istruzione. “Ringrazio gli insegnanti per aver preparato con molta sensibilità gli allievi a questa giornata e per aver condiviso con noi il momento conclusivo ed emozionante del loro lavoro.”

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