Scompare Paolo Vitelli, fondatore di Azimut Benetti

Incidente domestico in Valle d’Aosta per il geniale imprenditore che ha saputo diventare leader mondiale della nautica di lusso. Aveva settantasette anni

Marco Cortese 01/01/2025
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Paolo Vitelli, il fondatore di Azimut Benetti, il colosso della nautica di lusso, è morto a causa di un incidente domestico. L'imprenditore era nella sua casa ad Ayas (Aosta), nella frazione di Mascognaz, quando, secondo quanto si apprende, manovrando una serranda è scivolato e ha battuto la testa sul cemento.

Aveva 77 anni e nella valle era di casa: non solo aveva acquistato e ristrutturato lo storico Hotel Breithorn, datato 1903, ma aveva anche fatto rinascere il villaggio Walser di Marcognaz, oggi un resort di lusso.

Vitelli nasce a Torino il 4 ottobre 1947 e studia Economia e Commercio quando nel 1969 fonda Azimut, un'attività di noleggio di barche a vela. Nel 1975 debutta nella progettazione ed è subito un successo con l'AZ 43' Bali. Negli anni i modelli aumentano, ma il grande passo è nel 1985, con l'acquisizione (e il salvataggio) dello storico marchio Benetti nato nel 1873 e noto per la creazione di prestigiosi mega yacht.

Oggi il Gruppo, che dal 2023 è guidato dalla figlia di Vitelli, Giovanna, produce in sei cantieri, ad Avigliana in Piemonte, Savona in Liguria, Viareggio e Livorno in Toscana, Fano nelle Marche e Itajai in Brasile, imbarcazioni a motore dai 9 ai 110 metri con i marchi Azimut e Benetti.

Il valore della produzione è di 1.300 milioni di euro nell'anno nautico 2023-2024, i dipendenti sono circa 2.500 con un indotto permanente di circa cinquemila persone. Azimut Benetti vende il 95% della produzione in 70 Paesi, attraverso una rete mondiale di concessionari assistiti da uffici diretti dell'azienda.

Vitelli si è impegnato anche nella costruzione di porti turistici in Italia a Varazze, Viareggio e Livorno, a Malta sotto la città vecchia di La Valletta, e in Russia a Mosca sul lago Himki. Ha anche realizzato una piccola catena di ‘Hotel de Charme’, restaurando antichi fabbricati a Chamonix in Francia, a Champoluc e a Mascognaz in Valle d'Aosta, per i quali ha ricevuto l'onorificenza regionale ‘amis de la Vallée d'Aoste’.

Dal 1974 al 2018 è stato console onorario di Norvegia. Dal 1998 al 2006 è stato presidente di Ucina, l'Associazione di Confindustria dell'industria nautica italiana. Nel 2004 è stato insignito della laurea honoris causa in ingegneria meccanica dal Politecnico di Torino. Da marzo 2013 a settembre 2015 è stato deputato della Repubblica, eletto nella Lista Scelta Civica con Monti per l'Italia. È stato membro del Comitato per la Sicurezza della Repubblica (Copasir) e delle Commissioni Trasporti e Finanza.

Il primo a commentare il tragico evento è stato il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, anche a nome della Giunta Regionale: «La Valle d'Aosta perde un vero amico, un profondo conoscitore della montagna e un capace imprenditore in grado di contribuire alla promozione dell'immagine della nostra regione a livello internazionale».

Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha dichiarato: «La sua scomparsa è una tristissima notizia per il nostro Piemonte. Imprenditore visionario, con il suo ingegno e il suo saper fare ha portato l'eccellenza del Piemonte in tutto il mondo. Ai suoi cari e alla sua famiglia le condoglianze mie e della Regione».

Il sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo, commenta la notizia affermando che «l'improvvisa morte di Paolo Vitelli è una terribile tragedia. Fondatore della Azimut Benetti, partendo dal nostro territorio, era stato capace di renderla un'eccellenza a livello mondiale. Condoglianze ai suoi cari e alla sua famiglia, colpita da questo grandissimo dolore».

Per il presidente di Unione Industriali Torino, Marco Gay, «con Paolo Vitelli abbiamo perso tutti noi uno straordinario imprenditore in grado di portare la nautica dalle valli delle nostre montagne al mondo. Un percorso cui sono seguiti oltre 40 anni di crescita industriale e tecnologica, che hanno consolidato occupazione e competenze. Una persona che ha condiviso con il tessuto imprenditoriale torinese anche valori e passioni e che mancherà a tutti noi».

Profonda commozione è stata anche registrata a Viareggio. Arrivò lì negli anni '70 e riuscì a imporsi e lasciare il segno con il cantiere a livello mondiale Azimut Benetti che ha avuto clienti illustri tra cui, fra i tanti vip compratori di yacht, il principe Ranieri e il cantante Davide Bowie, diversi famosi calciatori, tra cui anche Cristiano Ronaldo, la cui presenza in Darsena per visitare il cantiere non passò inosservata, e molti capitani d'industria. Il 16 giugno 2023 furono festeggiati i 150 anni del cantiere Benetti a Viareggio con il sindaco Giorgio Del Ghingaro, le autorità, le maestranze e i dipendenti. Dopo Renzo Pozzo, quando ci fu il fallimento del cantiere Sec, l'eredità di 're della nautica' passò proprio a Vitelli, che con la sua opera imprenditoriale ai cantieri ha dato lustro alla città e lavoro alle maestranze di Viareggio.

Luigi Brugnaro, sindaco del Comune di Venezia, aggiunge: «Con profondo rammarico ho appreso dell'improvvisa scomparsa di Paolo Vitelli, un imprenditore di grande valore e un uomo di straordinaria visione, che ha messo anche a servizio della comunità. La sua dedizione e il suo impegno, che ho apprezzato personalmente, hanno lasciato un segno indelebile nel settore industriale italiano. La sua capacità di unire tradizione e modernità ha contribuito a far crescere la nautica in Italia e all'estero, creando nuovi posti di lavoro. In questo momento di dolore, esprimo le più sincere condoglianze della Città di Venezia e mie personali alla famiglia di Paolo e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio, come me, di conoscerlo personalmente».

«Accolgo con dolore la notizia della scomparsa. Se ne va non solo una persona di grande spessore – è il ricordo di Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva – ma anche un protagonista del mondo imprenditoriale nautico». «Le sue doti e l'esperienza accumulata – aggiunge – facevano di Vitelli una figura centrale per la nautica, l'economia del mare e del turismo. Il suo contributo per questi settori stato sotto diversi aspetti fondamentale. Imprenditore geniale, è stato anche deputato e componente della Commissione Trasporti. Ne sentiremo la mancanza. Alla famiglia vanno le nostre sentite condoglianze».

Marco Fontana, segretario cittadino di Forza Italia a Torino, così lo ricorda: «È stato un privilegio aver potuto lavorare con lui, anche se per un periodo più breve di quanto avremmo voluto. Mi ricorderò sempre le chiacchierate al Bar Norman per confrontarci sui temi di attualità e di politica. Era un uomo geniale, ma amava ascoltare gli altri. Ricordiamo poi il coraggio di dimettersi anticipatamente dal proprio incarico di senatore. Una decisione forte, in aperto contrasto con l’allora maggioranza, legata alla consapevolezza che essere semplici numeri, e non poter incidere concretamente, vale nulla. Quelle sue parole ‘più dibattiti sulle poltrone che sul bene del Paese’ dovrebbero far riflettere. E non a caso in pochi hanno commentato la sua scomparsa».

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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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