«Tutta l'Italia è in festa e lo sono la Città di Torino, sua prima nobile capitale unitaria, e la cultura universale. Celebriamo un evento eccezionale: i duecento anni di vita del Museo Egizio di Torino».
È quanto ha affermato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, alla cerimonia per il bicentenario del Museo Egizio di Torino, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del governatore piemontese Alberto Cirio, dell’assessora regionale alla Cultura Marina Chiarelli, del sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo e di molte altre autorità, tra cui il vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino, Domenico Garcea.
«Un patrimonio del mondo, un patrimonio dell'Italia per il mondo intero, un patrimonio di testimonianze storiche e archeologiche che non dimenticano il loro rapporto privilegiato con le culture mediterranee e, anzitutto, con i discendenti diretti della luminosa civiltà sorta lungo le rive del fiume Nilo» – ha aggiunto il rappresentante del Governo Meloni.
«L'Italia – ha ribadito – porge i propri auguri a una prestigiosa istituzione che, nel bicentenario della sua nascita, può legittimamente considerarsi come il più antico Museo Egizio del mondo, secondo per dimensioni soltanto a quello del Cairo».
«Il Museo Egizio di Torino compie duecento anni – ha sottolineato Giuli – e con questa sua vitalità, sostanziata da progetti, iniziative e interventi, attesta di non sentirli affatto. Anzi, con i suoi due secoli di storia, dimostra di guardare al futuro con quella immaginazione, quella 'forza creatrice' che fu degli antichi e con quello spirito del lavoro, dell'organizzazione e dell'efficienza che è dei moderni».
«È un gioiello del sistema museale italiano – ha detto – e ci ricorda che le testimonianze archeologiche e storiche sono un patrimonio eternamente giovane da tutelare e valorizzare, conservare e rinnovare, nella convinzione che la memoria non smette mai di dirci chi siamo e di raccontarci quel comune destino al quale ogni persona può e deve riconoscersi. Senza memoria non c'è futuro, ma soltanto uno smarrimento di senso e il ritorno a quel 'bellum omnium contra omnes' che oggi ritroviamo nei tanti, troppi conflitti che feriscono il mondo. Laddove, invece, la nostra comune missione è racchiusa idealmente in una sola parola: concordia».
Giuli ha infine ricordato «l'importante riflessione sul ruolo e sull'evoluzione dei musei condotta dal direttore Greco attraverso un ciclo d'incontri al quale hanno partecipato i direttori delle più famose istituzioni museali del mondo. Grazie ai contributi del bando Pnrr per la Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi, finanziato dall'Unione Europea, il Museo Egizio lavora con associazioni e imprese per abbattere ogni barriera di accessibilità alla cultura. Il tema dell'accessibilità, ci tengo a ricordarlo, è al centro dell'agenda di Governo e delle linee orientative della mia azione di ministro».
Anche l’assessora alla Cultura della Regione Piemonte, che ha partecipato alle celebrazioni, ha elogiato il nuovo allestimento del Museo: «un viaggio straordinario tra passato e futuro, che rende Torino il cuore della cultura mondiale, un patrimonio unico che continua a ispirare e innovare».