Lunedì 14 ottobre 2024, alle ore 15, nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale in via Giuseppe Verdi 9 a Torino, il rettore dell'Università del capoluogo piemontese, il professor Stefano Geuna, conferirà la Laurea honoris causa in Cinema, Arti della Scena, Musica e Media al regista Davide Livermore ‘per la ricchezza e interdisciplinarità che caratterizzano la sua ricerca artistica nell'ambito della scena teatrale e lirica, dei linguaggi del cinema e della sperimentazione digitale’.
È previsto il saluto del rettore, professor Stefano Geuna, del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, professor Alessandro Mengozzi. Laudatio della prorettrice Giulia Carluccio e del professsor Andrea Malvano.
A seguire la Lectio Magistralis di Davide Livermore.
Il maestro Livermore ha allestito spettacoli nei più importanti teatri del mondo: dal Teatro La Fenice di Venezia all'Opera House di Philadelphia, dal Bunka Kaikan di Tokyo alla Sidney Opera House, al Bolshoi, fino alla Scala inaugurando, unico nella storia del teatro, quattro stagioni consecutive.
Nel 2016 è stato nominato ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. A lungo direttore artistico del Teatro Baretti di Torino, è attualmente direttore del Teatro Nazionale di Genova.
Con Paolo Gep Cucco ha firmato nel 2024 la regia del film ‘The Opera! - Arie per un'eclissi’, un'opera-musical che racconta la storia d'amore di Orfeo ed Euridice nella nostra contemporaneità in modo del tutto inedito, unendo il pop, la moda e le arti visive. Il film sarà presentato nella sezione Special Screening alla 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma il prossimo 25 ottobre.
«È un grandissimo onore poter tornare a Torino per ricevere questa laurea honoris causa perché è un riconoscimento non solo a me, ma a un mondo meraviglioso come quello dell'opera e del teatro, e un riconoscimento della funzione sociale che l'arte deve avere» – dichiara Davide Livermore.
«Educare ai sentimenti – spiega il regista – e imparare ad emozionarsi, guardare con curiosità il mondo, fare del proprio lavoro un dovere civile sono le cose che mi hanno guidato in questi anni di carriera. Celebrarli a Torino vuol dire tornare dove mi sono formato, tornare dove ho cominciato a camminare nel mondo dell'arte. E condividere con UniTo la mia strada».