Prosegue “Landandart – andar per arte”, progetto pluriennale - creato dall’associazione culturale VIA - di valorizzazione del territorio del Monregalese attraverso i diversi linguaggi artistici contemporanei, con il coinvolgimento di attori locali, nazionali e internazionali.
Il primo intervento ha avuto inizio lo scorso 8 giugno con l’installazione Miracle di Emilio Ferro a Vicoforte. A partire dal 5 ottobre il progetto si arricchisce con l’opera permanente “Atto unico - campane” di Giovanni Ozzola. Il lavoro è composto da cinque campane in ceramica che interagiscono con lo spazio pubblico immerso nel verde lungo la passeggiata del Bosco della Nova a Mondovì, arricchendo così un ambizioso progetto di riqualificazione di una parte importante della collina su cui si sviluppa la città.
L’installazione “Atto unico – campane” sigla il primo episodio di un’importante collaborazione che VIA ha intessuto con l’Associazione Arte Continua, attiva da molti anni con interventi artistici e culturali di grande impatto realizzati principalmente in Toscana.
Per questo secondo intervento di Landandart, in vista della collaborazione del 2025, Associazione Arte Continua ha scelto di affiancare Associazione VIA nella parte riguardante l’arte contemporanea e il coinvolgimento della comunità internazionale dell’arte, vista la coerenza dei principi e dei valori sostenuti dalle due associazioni.
“Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa perché ne condividiamo i valori e le progettualità - ha spiegato Mario Cristiani, presidente di Associazione Arte Continua -. Crediamo sia importante ripensare lo spazio pubblico e, in particolare il rapporto tra città, paesi e campagne, attraverso le opere e lo sguardo degli artisti, insieme al coinvolgimento dei curatori della comunità internazionale dell’arte. Non musei all’aria aperta ma veri e propri luoghi in cui sia possibile vivere un’esperienza diretta con le opere site-specific, nate dall’incontro e dal dialogo tra questi mondi apparentemente lontani”.
L’inaugurazione è prevista per sabato 5 ottobre presso il Bosco della Nova di Mondovì – recentemente restituito alla comunità come caso pressoché unico di castagneto secolare inserito nel tessuto urbano - alla presenza dei curatori Stijn Huijts e Nicolas Ballario che seguiranno l’edizione 2025 del progetto.