Esposizione di «Vedutismo» nella cuneese «San Francesco»
Iniziativa da non perdere, sui paesaggi italiani, romani, veneziani, visitabile sino al 30 marzo
Adriano Toselli 31/01/2025
Sempre molto visitata, ed apprezzata, è l’esposizione natalizia offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con Intesa San Paolo, a Natale, nella ex Chiesa cuneese di San Francesco, protagonisti, quest’anno, Canaletto, Van Wittel, Bellotto e Pannini, «Il Gran Teatro delle città».
Si tratta di dozzina di selezionatissimi «Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica», con curatori Paola Nicita e Yuri Primarosa.
Inaugurata il 29 novembre, sarà visitabile sino al prossimo 30 marzo, salvo proroghe, aperta dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 (al mattino apertura solo su prenotazione per scuole e gruppi), sabato e domenica orario continuato dalle 10.00 alle 19.30.
L’ingresso è gratuito. I possessori del biglietto di ingresso alla iniziativa avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle «Gallerie d’Italia» (ambito Intesa San Paolo) di Torino, Milano, Vicenza e Napoli, fino al 30 giugno.
Il soggetto è il paesaggio, visto attraverso il pennello di Giovanni Antonio Canaletto, Caspar Van Wittel e Bernardo Bellotto, maestri significativi del nostro Settecento pittorico, «vedutisti» (il «Vedutismo» è, appunto, il genere pittorico che nasce nel «Secolo dei lumi»).
Sono esposte anche opere del, meno noto ma altrettanto bravo, piacentino Giovanni Paolo Pannini (che fortuna trovò a Roma).
Gli scorci sono di quelli che hanno «fatto scuola», dalla Roma popolana papalina, decadente, dell’epoca, con sullo sfondo le grandi rovine in abbandono della grandezza imperiale, alle inquadrature di canali veneziani che ancora oggi donano momenti di magia senza tempo ai turisti. Caspar Van Wittel, olandese, poi naturalizzato italiano e chiamato anche Gaspare Vanvitelli, è il più anziano degli artisti presentati, di formazione seicentesca e padre di Luigi Vanvitelli, oltre che pittore anche uno dei più grandi architetti italiani settecenteschi. L’Italia, con i suoi scorci e la sua luce mediterranea, ha sempre attratto molto gli artisti fiamminghi.
Canaletto era uno degli artisti preferiti dal presidente della FIAT Gianni Agnelli (che di pittura si intendeva come di calcio) e dalla moglie Marella, tanto da averne varie opere nella loro collezione privata (che ora si può ammirare in allestimento al «Lingotto» di Torino).
L’Italia rappresentata nelle opere era quella che attraeva, in quei tempi, sin ad epoche recenti, ottocentesche e novecentesche, i primi «turisti», ricchi e colti, pronti ad affrontare difficoltà, fatiche e pericoli di un viaggio allora molto lento e complesso, un «tour» che richiedeva mesi, tra navi a vela e carrozze su strade spesso dissestate (problemi che anche alcuni viaggiatori contemporanei finiscono per giudicare non completamente superati).
L’esposizione in San Francesco è, come sempre, da non perdere per i cuneesi e i residenti in zona, ma può essere anche buona occasione per chi viene da più lontano per conoscere il centro storico di Cuneo, molto ben recuperato negli ultimi decenni, capace di offrire davvero tanto turisticamente, da sempre molto sottovalutato in questo aspetto. La stessa San Francesco è ex chiesa gotica assolutamente spettacolare.
Il curato catalogo è edito da «MondoMostre», con le osservazioni di Nicita e Primarosa.
Sia per scelta estetica (essendo notevole), che economica ed ecologica, l’esposizione riutilizza l’allestimento delle due precedenti, che hanno visto opere, quadri e pale d’altare, di artisti del calibro di Tiziano, Tintoretto, Veronese, Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi (oltre cinquantamila i visitatori complessivi, un numero vicino a quella di tutta la popolazione del Comune di Cuneo).
Venerdì 31 gennaio, alle ore 17.30, è proposta una visita speciale dal titolo «A spasso con il curatore». Protagonista dell’appuntamento è Yuri Primarosa, Sarà un’occasione unica per conoscere e approfondire, in sua compagnia, il tema della rappresentazione degli scenari urbani di Roma e Venezia nel Settecento, il «Vedutismo». È consigliata la prenotazione sul sito www.fondazionecrc.it
«Nel fine settimana a cavallo tra gennaio e febbraio, le iniziative collaterali della mostra faranno tappa anche a Torino. Per raccontare le meraviglie della inisiziativa, sabato 1° febbraio, alle ore 15.00 alle Gallerie d’Italia (piazza San Carlo 156), si terrà un incontro di presentazione con sia Paola Nicita che Yuri Primarosa e, dalle 10.00 del mattino fino al tramonto, in piazza San Carlo, verrà allestita «I segreti della camera ottica», una grande tenda-camera ottica all’interno della quale, come nelle camere ottiche che utilizzavano i vedutisti, apparirà l’immagine del mondo. L’ingresso nella tenda è aperto a tutti, grandi e piccini, e ad accompagnare i curiosi in questo viaggio sarà Christian Grappiolo. Il laboratorio è a cura di Felìz (informazioni e prenotazioni su www.fondazionecrc.it).
A disposizione resta l’Ufficio Comunicazione della Fondazione (Francesco Bertello, mail comunicazione@fondazionecrc.it, telefono 328/4277553).
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