«La realtà non è sempre come la vediamo, ce lo insegnano le teorie della relatività o la fisica quantistica. - dice il curatore della mostra Federico Giudiceandrea, tra i maggiori esperti mondiali dell'artista olandese - Nelle sue opere Escher ha saputo prendere spunto dai teoremi geometrici, dalle intuizioni matematiche passando per le riflessioni filosofiche fino ai paradossi della logica».
A Palazzo Mazzetti saranno esposte tutte le opere più importanti del geniale artista: 'Mano riflettente', 'Vincolo d'unione', 'Metamorfosi', 'Giorno e notte' e la celebre serie degli 'Emblemata'.
«Sono icone ammalianti delle infinite possibilità di interazione tra arte e scienza», commenta Francesco Antonio Lepore, presidente di Fondazione Asti Musei, che ha organizzato la mostra insieme a Fondazione CrAsti, Regione Piemonte, Comune di Asti, con il contributo del Ministero della Cultura e di Fondazione Crto, in collaborazione con Arthemisia, M.C. Escher Foundation, Maurits e il patrocinio della Provincia di Asti. La mostra - dice Livio Negro, presidente di Fondazione CrAsti - sarà un esperienza emozionante e immersiva adatta a tutti", è aperta tutti i giorni, compresa la domenica, dalle 10 alle 19.