A Palazzo Ducale un 2025 "policromo"

Presentata la programmazione culturale tra mostre, incontri e novità

17/01/2025
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La casa della Cultura a Genova, Palazzo Ducale, apre le porte per una nuova stagione. Il programma per l’anno in corso - il calendario delle iniziative arriva al 2029 - prevede, come sempre, mostre, incontri, rassegne e la novità è che la Fondazione Palazzo Ducale vuole fare promozione culturale anche sul territorio regionale, aprirsi alla altre province. Particolare rilevanza avrà lo sviluppo digitale su cui Palazzo Ducale punterà in maniera decisa. Ciò permetterà di incrementare il coinvolgimento del pubblico e garantire l’accessibilità. Tra le azioni da sottolineare l’avvio, grazie al contributo di Crédit Agricole Italia, del canale whatsapp del Palazzo attraverso il quale si potrà essere informati sugli appuntamenti in programma direttamente sul telefonino. Non solo l’utilizzo dei fondi Pnrr consentirà, oltre a riaprire nel 2026 con una veste rinnovata la Torre Grimaldina e le Carceri storiche, la realizzazione di un nuovo bookshop/biglietteria con l’implementazione di un servizio di prenotazione on line e il rinnovo del sito del Palazzo in un’ottica di valorizzazione dell’accessibilità. Da sottolineare anche la digitalizzazione e pubblicazione on line della Collezione Wolfson, grazie a un bando della Fondazione Compagnia di San Paolo per riscoprire e valorizzare il patrimonio artistico conservato alla Wolfsoniana di Nervi.  
Al centro delle azioni di Palazzo Ducale ci sarà un’attenzione specifica al pubblico giovane. Oltre al consueto impegno nelle proposte didattiche per studenti e famiglie, viene implementata la Card Ducale con speciali agevolazioni per gli under-30. Nel Piano Strategico inoltre sono previsti due progetti specifici. «Young Board» coinvolgerà i più giovani non soltanto come fruitori ma anche come co-progettisti: ciò permetterà anche di diversificare l’offerta culturale in base alle istanze espresse. «Prime Minister: scuola di politica per giovani donne», il secondo progetto, è un laboratorio durante il quale le partecipanti potranno confrontarsi con testimonial della vita politica, economica, culturale e sociale del Paese. Esistono 14 scuole di questo tipo in Italia e Palazzo Ducale diventerà promotore di questa esperienza a Genova. 
Gli spazi condivisi, a partire dagli atri, le piazze, i fronti del Palazzo, saranno sede di opere e installazioni artistiche temporanee per attrarre nuovi pubblici e rafforzare il legame con la comunità locale. Dopo l’installazione site-specific di Daniela Comani Orlando’s Library i tredici archi della Loggia ospiteranno da aprile Natura della Natura della Natura, un’installazione di Luca Trevisani che affronta il tema della Metamorfosi riproducendo le speculazioni geometriche di Paul Klee su fette di mele essiccate tramite una stampante a raggi UV. 
Tra i temi della programmazione del 2025 è l’attenzione alla contemporaneità. L’Appartamento del Doge ospiterà dal 22 marzo «Giorgio Griffa. Dipingere l’invisibile», una grande monografica di un artista che in oltre 50 anni di pittura annovera tre Biennali di Venezia e che è stato un protagonista del dibattito che nasce dall’Informale e si fa strada tra la Pop Art, il Minimalismo e l’Arte Concettuale.  In ottobre gli spazi espositivi ospeiteranno «Moby Dick la balena», un’esposizione che prende le mosse dal celebre romanzo di Melville e ripercorre attraverso un lungo viaggio che approda dall’antichità all’arte contemporanea la storia di un mito e delle sue suggestioni. 
La Loggia ospiterà poi da luglio l’esposizione Jacopo Benassi - Libero che attraverso una serie di grandi installazioni e altre produzioni inedite pone interrogativi sul ruolo della fotografia oggi e sulla sua capacità di resistere e confrontarsi con il contemporaneo. Tra le altre esposizioni continua l’attenzione di Palazzo Ducale per la fotografia con la mostra sui luoghi che hanno ispirato Ossi di seppia a cento anni dall’uscita della raccolta del poeta Eugenio Montale, la retrospettiva di Paolo di Paolo che con il suo lavoro ha raccontato l’Italia del Dopoguerra fornendo una testimonianza delle trasformazioni tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e gli scatti della edizione 2025 del World Press Photo Exhibition, la mostra fotogiornalistica più importante al mondo ed il massimo riconoscimento internazionale per i fotoreporter professionisti.
Tra i ritorni da citare l’inossidabile «La Storia in Piazza». Dal 27 al 30 marzo Palazzo Ducale ospita la XIV edizione e il tema di quest’anno sarà Le Piazze della storia. La Storia in Piazza è uno dei festival di riferimento nazionale sulla tematica storica e in questa edizione verrà particolarmente privilegiato il suo carattere dialogico e partecipato. Quattro giorni densi di proposte gratuite con oltre 100 conferenze, interviste, spettacoli, concerti, laboratori e attività per le scuole e mostre. Da quest’anno la curatela della rassegna è affidata a Carlotta Sorba, professoressa di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Padova e di Storia Culturale all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, con Emmanuel Betta, professore di Storia contemporanea al Dipartimento di Storia antropologia religioni arte spettacolo de La Sapienza-Università di Roma. 
La Storia in Piazza avrà un lungo prologo con il ciclo di incontri curato da Marco Carminati intitolato «Capolavori raccontati, le Piazze da Museo»: dal Foro Romano ai cortili del Louvre, dalla Piazza dei Miracoli di Pisa a Piazza San Pietro a Roma, direttori di musei, storici dell’arte e giornalisti ci accompagneranno con il racconto nelle piazze più belle, presentandole come fossero opere d’arte a sé stanti. 
I temi della cittadinanza e di politica internazionale vedranno una serie di appuntamenti assolutamente da non mancare, a partire dal Festival della rivista di geopolitica Limes, la cui XII edizione dal 7 al 9 febbraio sarà una sorta di ricognizione delle molteplici crisi e fronti di guerra che si moltiplicano nel mondo («L’ordine del Caos», il titolo).
E poi una riflessione sul tema dei canoni e del loro utilizzo e, nello stesso tempo, del loro superamento in atto in molti luoghi della socialità: «Paradigmi» è il ciclo di incontri giunto alla sua terza edizione e che vedrà - a febbraio e marzo - la presenza di prestigiosi relatori. Da ricordare la Notte degli scrittori il 28 febbraio e le tante presentazioni di pubblicazioni con ospiti d’eccezione, da Massimo Recalcati a Vittorio Lingiardi. 
A partire dalla primavera sono previsti altri importanti cicli di incontri e festival, dagli appuntamenti con la Scienza Condivisa curati da Alberto Diaspro ed Enrico Paroletti in collaborazione con la Società di Letture e Conversazioni Scientifiche a Electropark (giugno), festival di musica elettronica e arti performative con una performance-sonorizzazione e pratica collettiva nel Teatrino di Palazzo Ducale. E poi il Festival della Poesia, il Festival dello 
Sviluppo Sostenibile, la musica con i concerti della Gog, Giovine Orchestra Genovese, il cinema estivo e tanto altro. 
In autunno tornano il Book Pride, la Fiera Nazionale dell’Editoria Indipendente (3-5 ottobre) - 100 case editrici, 500 metri quadri di libri e quasi 200 appuntamenti negli spazi di Palazzo Ducale, dedicati al pubblico di ogni età - e il Pride delle Parole, giunto alla sua III edizione, che consentirà di parlare dei temi cari alla comunità lgbtqia+, e non solo, grazie ai migliori libri degli ultimi anni e alla voce di chi li ha scritti.  Il tema 2025 del Festival della Scienza che occuperà gli spazi di Palazzo Ducale dal 23 ottobre al 2 novembre sarà «Intrecci». Conferenze, mostre, laboratori, spettacoli ed eventi speciali per una manifestazione che ogni anno riunisce a Genova centinaia di scienziati, ricercatori, divulgatori, artisti, autori provenienti da ogni parte del mondo. Ultimo, ma non ultimo, il ricco programma di laboratori e di appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie, da sempre una delle attività cui la Fondazione Cultura riserva energie e vivacità creativa. In autunno in particolare è prevista la quarta edizione di “Visioni. Leggere tra le righe”. Conferenze, incontri, dibattiti e laboratori si articolano in tre giornate per un’opportunità unica di formazione dedicata a docenti, atelieristi e addetti ai lavori. I partecipanti potranno dialogare e interfacciarsi con scrittori, artisti, illustratori, pedagogisti e operatori museali. Soddisfatti l’assessore regionale alla Cultura Simona Ferro, l’assessore alla Cultura del Comune Lorenza Rosso, il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Beppe Costa e la direttrice Ilaria Bonacossa. «Il 2025 a palazzo Ducale sarà un anno che definirei “policromo” - ha detto Bonacossa - mostre stimolanti, festival e cicli di incontri in grado di suscitare partecipazione e dibattito, presentazione di libri e, più in generale, la capacità di Palazzo Ducale di stare al centro della scena culturale non soltanto cittadina. In altre parole, si tratta della conferma della vocazione di piazza e di propulsore della cultura che da sempre caratterizza l’attività della Fondazione. Abbiamo voluto aggiungere, però, alcuni elementi di innovazione che rendono questo 2025 che ci apprestiamo a vivere una sfida e, nello stesso tempo, una scommessa. Il programma punta molto sulla contemporaneità con alcune mostre, come per esempio la monografica di Giorgio Griffa o le installazioni di Jacopo Benassi o una parte di racconto di Moby Dick, di rilievo internazionale ed estremamente innovative per Genova. onsapevolezza che ci spinge ad alzare l’asticella e a guardare verso nuovi orizzonti. Orizzonti che sono delineati nel Piano Strategico che abbiamo approvato e che ci guiderà fino al 2029».
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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