Marco Polo o l'invenzione del mondo s’intitola lo spettacolo al teatro Faraggiana di Novara il prossimo giovedì 14 novembre alle 21 a 700 anni dalla morte del grande viaggiatore veneziano, autore del Milione (biglietto euro 10, prenotazioni allo 1581721): è l’anteprima del festival Scrittori&giovani su testo di Gian Luca Favetto, narratore, con l’attrice Francesca Vettori e la musicista cinese Peng Xung, in collaborazione con Associazione ANGI.
Marco Polo, nel racconto di Gian Luca Favetto, è il dilettante che si avventura alla scoperta del mondo, in un monologo a più voci: c’è il narratore, c’è Marco Polo, che non si stupisce di nulla, semplicemente vive, e ci sono il padre e lo zio, ci sono le figlie, c’è Koeketei, c’è Kublai Kan, c’è Rustichello... È il racconto di un andare e di un tornare, di una serie di meraviglie e di incontri, di scoperte e visioni, che tiene insieme il tempo presente e il tempo di 700 anni fa.
Gian Luca Favetto è scrittore, giornalista, drammaturgo. Collabora con “La Repubblica” e con la Rai. Per Interlinea ha pubblicato i libri di poesia Mappamondi e corsari (2009), Il viaggio della parola (2016), Dell’infinito amore (2022) e Nel tempo vegetale (2023). Scrive in Marco Polo o l’invenzione del mondo: «Dici Marco Polo e dici viaggio, meraviglia, Oriente. Dici anche memoria, incontro con l'altro, racconto. Lui è il ragazzo, la giovinezza. Ha una testa moderna e uno sguardo non coloniale, e finisce tutto nel libro che rimane di lui, Il Milione, un libro scritto a voce, grazie al quale è diventato un protagonista della letteratura». Anche questo libro di Gian Luca Favetto è scritto a voce alta. Anzi, a voci alte. È il racconto di un andare e tornare, di una serie di meraviglie e incontri, di scoperte e visioni, che tiene insieme il tempo presente e il tempo passato: «Come la letteratura è un'idea di mondo, così il mondo è un'idea di letteratura».
Per informazioni sul festival Scrittori&giovani: scrittoriegiovani.it