Si chiude un anno straordinario per la Fondazione Torino Musei, che nel 2025 rafforza il proprio ruolo di sistema culturale autorevole, dinamico e sempre più proiettato su scala internazionale. Un anno segnato da risultati rilevanti sul piano espositivo, dallo sviluppo di una rete globale di relazioni e, soprattutto, dall’avvio di prospettive decisive di riqualificazione dell’eccezionale patrimonio architettonico dei musei civici torinesi.
Al centro di questa visione si collocano due grandi progetti infrastrutturali, di rilevanza nazionale e internazionale, destinati a ridisegnare il futuro dei musei civici. Da un lato l’annuncio del vincitore del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, reso possibile dal sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, che apre una nuova fase orientata a sostenibilità, accessibilità e nuovi modelli di fruizione. Dall’altro il proseguimento del grande progetto di riqualificazione, restauro e rifunzionalizzazione di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, sostenuto dalla Fondazione CRT, che pone le basi per il futuro Museo della Città, restituendo spazi rinnovati e una nuova narrazione del rapporto tra Torino, la sua storia e le sue comunità. Due interventi distinti ma complementari, che delineano una visione condivisa di museo come organismo culturale in continua evoluzione, radicato nel contesto urbano ma con una chiara proiezione internazionale.
Accanto a questa forte progettualità, la Fondazione Torino Musei ha rafforzato con convinzione la propria vocazione internazionale. Nel corso del 2025 sono state realizzate otto mostre in Europa e in Asia, accompagnate da un’intensa attività di cooperazione e formazione. Gli spettatori delle esposizioni all’estero sono stati oltre 435 mila, contribuendo in modo significativo alla diffusione del patrimonio museale torinese nel mondo. A coronare questa proiezione globale, il ritorno in Italia della 57ª Conferenza annuale del CIMAM ha riportato Torino al centro del dibattito internazionale sui musei di arte moderna e contemporanea.
Sul piano espositivo, il 2025 è stato segnato dal successo delle proposte di tutti e tre i musei. Al MAO Museo d’Arte Orientale la mostra Chiharu Shiota. The Soul Trembles ha rappresentato una svolta nella programmazione, aprendo il museo a nuovi pubblici e affermandosi come uno degli eventi culturali più rilevanti dell’anno a livello nazionale. A Palazzo Madama hanno riscosso grande attenzione Vedova Tintoretto. In dialogo e i progetti dedicati alla storia e all’identità della città, mentre la GAM ha colpito pubblico e critica con NOTTI. Cinque secoli di stelle, sogni, pleniluni, confermando la propria funzione di spazio di ricerca e approfondimento.
Un ruolo centrale nel sistema della Fondazione è stato giocato anche da Artissima, che alla sua trentaduesima edizione, diretta da Luigi Fassi, ha registrato 34.500 presenze. Con la partecipazione di 176 gallerie provenienti da 36 Paesi e cinque continenti, Artissima si conferma piattaforma internazionale di riferimento, capace di coniugare ricerca curatoriale, mercato e diplomazia culturale, rafforzando il posizionamento di Torino nel circuito globale dell’arte contemporanea.
Grande successo anche per Luci d’Artista, che nel 2025 ha vissuto una delle sue edizioni più ricche e significative. Cinque nuove opere di artisti internazionali hanno trasformato lo spazio urbano in un museo della luce a cielo aperto, rinnovando il dialogo tra arte contemporanea e città. Il progetto, rafforzato dai programmi Costellazioni e Duet, si conferma oggi come uno dei più rilevanti esempi di arte pubblica a livello internazionale.
Nel complesso, GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima hanno accolto 650.777 visitatori, a cui si aggiungono circa 435 mila presenze delle mostre all’estero. La Fondazione Torino Musei supera così il milione di utenti raggiunti nel 2025. Palazzo Madama ha superato le 250 mila presenze, la GAM i 220 mila visitatori e il MAO ha registrato oltre 138 mila ingressi, segnando un significativo incremento.
Un risultato che racconta una Fondazione capace di operare con continuità tra dimensione locale e proiezione globale, di coniugare qualità scientifica, inclusione sociale e visione strategica. Un sistema culturale solido, che guarda al futuro come a un orizzonte di trasformazione e crescita condivisa.