Sì alla liberazione di Toti (se non lo processano prima)

C'è l'ok della procura di Genova, ma resta da vedere quale sarà la prima decisione del gip

Diego Pistacchi 31/07/2024
TOTI.png - {TOTI.png} - [9216]
Giovanni Toti
 Ora che si è dimesso, che non è più presidente della Regione Liguria e che non può tornare a esserlo, secondo i magistrati Toti non è più pericoloso e può essere liberato.
I pm hanno dato parere favorevole alla revoca dei domiciliari. Il pericolo di inquinamento delle prove che sosteneva la procura è stato smontato persino dal Tribunale del Riesame. Il rischio di reiterazione del reato da parte di chi non ha e non potrà più avere quel ruolo, sarebbe stato davvero difficile da sostenere senza far venire meno la credibilità dei magistrati inquirenti.
Tutto deciso? Il presidente esce dunque dalla propria abitazione di Ameglia nella quale è confinato dal 7 maggio scorso? No. Non ancora. Perché la decisione spetta al gip. È vero che se persino l’accusa non ha più nulla da obiettare, sembra poco logico pensare che il collega giudicante abbia qualche motivo per opporsi. Ma la decisione verrà presa probabilmente domani o venerdì. E lo stesso gip è contemporaneamente chiamato a decidere su un’altra richiesta della procura: quella di processare subito Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini. Solo loro tre. 
Solo loro tre perché sono gli unici ancora sottoposti ad arresti domiciliari e questo rito è concesso proprio nel caso unico in cui l’indagato non sia libero. Qui sta la decisione del gip: se prima libererà Toti, per l’ex governatore non scatterà il processo immediato. Se invece accoglierà prima la richiesta di mandare alla sbarra i tre imputati, Toti non potrà essere liberato fino alla fine del processo e lo stesso parere positivo dei pm alla revoca dei domiciliari si rivelerebbe fittizio.
Un’ipotesi realistica è anche quella che il processo scatti (e venga celebrato con udienze e risonanza mediatica durante tutto lo svolgimento della campagna elettorale) solo a carico di Spinelli e Signorini. In particolare, a carico dell’imprenditore, la decisione del Riesame è stata dura, giudicandolo pericoloso a prescindere dai rapporti con Toti: «È palese l’esistenza, a carico di Spinelli, di un metodo da sempre adottato dall’indagato nel perseguimento degli interessi economici-imprenditoriali delle aziende del suo gruppo - sono le parole usate nel respingere la richiesta di liberazione -. Spinelli ha espressamente sostenuto di avere da sempre, nella cura dei propri interessi imprenditoriali, contattato gli esponenti politici di turno in relazione ad attività amministrative che rivestivano un particolare interesse per le aziende del suo gruppo imprenditoriale».
Contatti che non sono mai stati giudicati illeciti prima che «il politico di turno» fosse Toti. Adesso, all’indomani della nomina di David Ermini al vertice della cassaforte di famiglia, Spinelli torna a lavorare con e ad affidarsi ad esponenti di spicco del Pd. Secondo la posizione dei magistrati, un rischio di reiterazione del reato ci sarebbe ancora, specie nel caso in cui proprio il Pd dovesse prendere il posto della maggioranza Toti. Non a caso il centrosinistra è già a pezzi e sta litigando non senza imbarazzo per l’asse Spinelli-dem.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy