Dalla scorsa settimana la caserma dei Carabinieri di Trinità è stata ripiegata, ossia non è più operativa. 
Tuttavia, il Comune di Trinità momentaneamente ha messo a disposizione dell’Arma, per due giorni a settimana, una stanza del municipio, così che chi avesse bisogno dei carabinieri possa rivolgersi a questa specie di punto informativo provvisorio, mentre per denunce o situazioni simili, i cittadini dovranno rivolgersi alle caserme dei carabinieri dei Comuni limitrofi.
Detto ciò, per conoscere  meglio le motivazioni che stanno dietro a questa situazione, abbiamo contattato il sindacato Unarma, per mezzo del segretario generale provinciale, nonché consigliere regionale del Piemonte e della Valle d’Aosta, Massimo Salerno e del segretario della sezione di Fossano, Michele Salzillo.
«Nel periodo estivo al sindacato Unarma, sono giunte segnalazioni relative a criticità, non più procrastinabili, inerenti alla caserma di Trinità. Al fine di ponderare al meglio il quadro della situazione si è provveduto, inizialmente, a ricostruire la cronistoria delle opere e dei monitoraggi sulla struttura militare in questione, dopodichè si sono offerti opportuni ed efficaci consigli a sfondo amministrativo rivolti al personale militare, così da impostare un corretto assetto burocratico e giuridico alla problematica. 
Pertanto, alla luce degli scarni riscontri in ordine alle risposte, palesate dall’amministrazione comunale di Trinità, oltre al fatto che la situazione di degrado si era ormai attestata su un sostanziale stallo decisionale che si protraeva da circa sette anni, con gravi conseguenze per la salute dei militari, per questo Unarma si è battuta per evidenziare gli elementi negativi e interdittivi per lo svolgimento di una salutare attività professionale all’interno della caserma di Trinità. Pertanto, abbiamo formulato la richiesta che i militari fossero subito ripiegati in altro stabile, confacente al soddisfacimento dei requisiti previsti e contemplati dal D.lgs numero 81/2008. In questi tre mesi, in cui si è registrato un ulteriore deterioramento dell’immobile, Unarma ha insistito nel sollecitare l’Amministrazione comunale e la Prefettura sull’impellente esigenza di delocalizzare i lavoratori dall’insano sito professionale, non ritenendo assolutamente sufficiente un impegno formale da parte del sindaco di Trinità ad affrontare ipotetici lavori futuri di ripristino dello status quo ante in tema di salute e sicurezza della caserma. Unarma pone come vincolante l’individuazione di una struttura adeguata all’accoglienza dei militari lavoratori e dei cittadini contribuenti, garantendo la costante vigilanza sugli sviluppi della vicenda».
Già da oggi si sta lavorando per individuare una sede consona e adeguata a ospitare la struttura militare che sia a Trinità o in uno dei paesi limitrofi, così da garantire costantemente la copertura del territorio.