L'incidente si era verificato il 19 novembre lungo la provinciale della Val Nervia, tra i comuni di Dolceacqua e Isolabona, ed ha visto coinvolto un automobilista che, dopo aver urtato uno scooter e causato la caduta della giovane conducente, si era allontanato senza prestare soccorso. Fortunatamente, la ragazza, una sedicenne, era stata elitrasportata in ospedale in codice giallo, con ferite di media gravità, ma la sua condizione non desterebbe preoccupazioni. Il 43enne, di origini albanesi e residente in un comune limitrofo, aveva urtatocon il proprio pick-up lo scooter della giovane, facendola cadere rovinosamente a terra. Nonostante le evidenti conseguenze dell’incidente, l’automobilista aveva deciso di non fermarsi e di allontanarsi dal luogo senza prestare alcun tipo di assistenza alla ragazza. Immediatamente dopo l'incidente, la giovane era stata soccorsa e, vista la gravità apparente delle sue condizioni, era stata trasportata in elicottero all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Le sue ferite era state giudicate di media gravità, ma fortunatamente la situazione non sembra aver avuto esiti drammatici. Ora l’automobilista si è presentato spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Dolceacqua. In una dichiarazione resa ai militari, ha spiegato di non essersi accorto di quanto fosse accaduto, negando così di aver compreso la gravità dell'incidente. Nonostante ciò, l’uomo è stato denunciato per i reati di fuga e omissione di soccorso. Secondo quanto riportato dai Carabinieri, le indagini sono ancora in corso per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell'incidente, soprattutto per verificare se l’automobilista avesse effettivamente notato lo scooter e la caduta della giovane prima di allontanarsi, o se si trattasse di una distrazione o di un altro tipo di comportamento negligente. L’omissione di soccorso è un reato grave, previsto dall’articolo 189 del Codice della Strada, che obbliga chiunque sia coinvolto in un incidente a fermarsi e prestare aiuto, seppur in modo immediato. In caso contrario, il conducente può essere perseguito per fuga, con pene che vanno dalla multa alla reclusione, a seconda della gravità delle conseguenze dell’incidente. Le forze dell'ordine stanno ora cercando di raccogliere tutte le informazioni possibili per determinare le esatte cause dell’incidente e fare piena luce su quanto accaduto. Nel frattempo, il conducente del pick-up rischia di affrontare procedimenti legali più gravi, se dovesse emergere una responsabilità diretta nell’incidente. Il caso di Dolceacqua si inserisce in un contesto di crescente attenzione riguardo alla sicurezza stradale e alle violazioni delle norme che tutelano la vita delle persone coinvolte in incidenti. La presenza delle forze dell’ordine e l’importanza della collaborazione dei cittadini sono fondamentali per garantire giustizia e prevenire comportamenti irresponsabili sulla strada.