Una leggera prevalenza di presenze di turisti italiani rispetto a quelli provenienti da altri Paesi, per una media di 5/6 notti di soggiorno: saranno circa 650mila i turisti, italiani e stranieri, che in questa settimana di Ferragosto prenderanno d’assalto gli agriturismi, tra pernottamenti e pasti, con le strutture sul territorio tricolore vicine al tutto esaurito. Quattro su dieci (39%) faranno esperienze legate al cibo tra cantine, frantoi, birrifici e caseifici.
L’enoturismo si piazza in testa alle preferenze generali, forte anche di un lavoro che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale delle opportunità e delle iniziative legate al mondo del vino. Al secondo posto ci sono a pari merito oleoturismo e turismo dei formaggi, che precedono il birraturismo.
Un’alternativa sostenibile all’overtourism. «Un fenomeno che conferma come l’agriturismo e l’agricoltura italiani siano oggi il simbolo di un turismo che fa dell’innovazione e della valorizzazione delle mille risorse presenti sul territorio nazionale i suoi punti di forza. Un turismo diffuso che rappresenta la vera alternativa ai problemi legati all’overtourism, riequilibrando i flussi dei visitatori e garantendo la sostenibilità di un settore chiave per l’economia di questo Paese», ha affermato Stefania Grandinetti, Presidente provinciale Terranostra.
Americani a caccia di specialità anti dazi. «Ma il turismo esperienziale è gettonatissimo anche dagli stranieri, americani in testa, che approfittano delle vacanze nel Belpaese per «fare il pieno» delle specialità Made in Italy che sugli scaffali delle città a stelle e strisce diventeranno più care con i dazi di Trump. La spesa per il cibo da parte dei turisti Usa in Italia è pari a 2,3 miliardi, con le specialità enogastronomiche del Belpaese che rappresentano la prima motivazione della scelta della vacanza nello Stivale, precedendo arte, storia e bellezze naturali», ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Secondo un’analisi di Terranostra Campagna Amica, lo scorso anno hanno dormito in una struttura agrituristica ben 135mila americani con oltre mezzo milione di pernottamenti.
I numeri del settore agrituristico. In Italia le aziende agrituristiche attive sono 26.129, il 41% in più rispetto al 2008. Tra queste, 21.163 offrono alloggio (81% del totale) con 303.000 posti letto, mentre 13.023 propongono ristorazione, per un totale di 535.000 coperti. In forte crescita anche le attività accessorie: 6.530 agriturismi offrono degustazioni (+115% dal 2008) e 12.973 propongono attività ricreative, sportive o culturali (+25% in 15 anni). Dal punto di vista territoriale, il 31% si trova in montagna e il 53% in collina, con almeno un agriturismo presente nel 64% dei comuni italiani. Circa 1.000 strutture operano in aree non turistiche e il 50% si trova in piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti, contribuendo così a sostenere le economie delle zone interne e frenare lo spopolamento.
Il turismo piemontese dei primi sei mesi dell’anno presenta dati in crescita: aumentano infatti del 2,2% gli arrivi e del 5,3% le presenze rispetto allo stesso periodo del 2024, e registrano quasi 2 milioni e 900mila arrivi e oltre 7milioni e 700mila pernottamenti. L’incremento è trainato sia dal turismo estero sia da quello nazionale. I movimenti dagli Stati Uniti crescono di oltre il 20% nelle presenze, la Germania continua ad essere il primo mercato estero per arrivi e presenze, seguita da Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux. Per l’estate i turisti in Piemonte prediligono lamontagna, scelta dal 20% dei turisti, la collina (+3,7% arrivi, +6,6% presenze), i laghi (+1,6% arrivi, +2,5% presenze), e Torino insieme alla prima cintura, che rappresenta la località scelta dal 37% dei turisti che arrivano in Piemonte, secondo i dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte. La provincia di Alessandriarappresenta il 6,3% dell’offerta ricettiva piemontese.
Rilancio aree marginali e tutela biodiversità. «La vacanza in campagna unisce natura, relax, cultura, enogastronomia e attività all’aria aperta, consentendo di vivere i territori. Un modo autentico di fare turismo, sostenibile e profondamente legato alle tradizioni locali. Oggi più che mai, l’agriturismo è simbolo di un turismo sostenibile, consapevole e identitario, capace di raccontare veramente il territorio, una straordinaria opportunità per anche per la provincia, non solo sul piano turistico ma anche per lo sviluppo economico e sociale delle aree interne. Questo modello di ospitalità è un motore di rinascita per i piccoli borghi e le campagne, perché crea occupazione, valorizza le eccellenze locali e custodisce la biodiversità», ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.