Un’«estate dei morti» davvero prossima insperabile quella che ha concluso una settimana di bel tempo e di temperature ben sopra la media stagionale. Una «finestra» di sole che, specie dopo una lunga serie di allerte meteo che hanno fatto tremare tutto il Nord Italia, ha riversato sulla Liguria un notevole flusso di turisti, agevolati anche dal calendario che ha fissato la festività di Ognissanti di venerdì, concedendo un ponte ideale.
Ogni medaglia ha però il suo rovescio e così il traffico lungo la viabilità ligure è risultato particolarmente sostenuto. In particolare, lungo la riviera di levante durante la giornata di venerdì si sono registrate pesanti code in direzione Livorno che hanno raggiunto i 10 chilometri in corrispondenza di un cantiere di lavoro nel tratto compreso tra Lavagna e Sestri Levante all’altezza del km 41 dove si circola su una corsia per senso di marcia.
La società autostrade precisa che «si tratta di un cantiere inamovibile, per gli interventi di ammodernamento delle gallerie Sant’Anna, Santa Giulia, San Bernardo, Del Forno e del viadotto Valle Ragone». E che, sostanzialmente, dopo che si è deciso di sospenderei lavori in estate e fino al Salone Nautico, la ripresa dei cantieri era comunque necessaria. Non si è trattato neppure di una scelta della società in autonomia. «Il programma è stato condiviso con gli Enti territoriali, gli interventi sono stati pianificati nel periodo dell’anno a minor traffico e prevedendo più attività in contemporanea per ridurre al minimo il numero di cantierizzazioni e dunque i disagi», conferma Aspi.
Intanto si guarda già a oggi per il concreto timore di un bis delle code. In occasione dei rientri, lungo la stessa tratta in direzione Genova si prevede traffico molto intenso con tempi di percorrenza significativamente superiori alla media soprattutto durante il pomeriggio-sera. Per questo motivo il consiglio che viene rivolto dalla società concessionaria agli automobilisti è quello di informarsi sulle condizioni di viabilità prima e durante il viaggio e di programmare, se possibile, la partenza in modo da evitare l’attraversamento del tratto durante le fasce orarie pomeridiane.