«Il vero premiato è il Rapporto più che la persona con cui ingiustamente si identifica. Mi sono chiesto perché ha avuto grande successo e la prima cosa che mi è venuta in mente è la strategia generale del Rapporto, che è quella di dire che siamo molto orgogliosi dell'Europa, non vogliamo tradire assolutamente i nostri valori ma dobbiamo chiederci come facciamo a preservarli. E la risposta è stata data attraverso l'innovazione, attraverso quegli aumenti di produttività che solo l'innovazione può produrre». A dirlo Mario Draghi che ha ricevuto oggi il premio internazionale 'PoliTO Foresight and Innovation', istituito dal Politecnico di Torino.
L'economista ha spiegato che dopo aver ricevuto l'incarico di redigere il Rapporto sul futuro della competitività europea - presentato nel settembre del 2024 - aveva cominciato a chiedersi «perché e se l'Europa è meno competitiva. La riposta è stata 'è vero' ma quali sono le spiegazioni? All'inizio - ha osservato l'ex premier - da molti americani la spiegazione, che si sarebbe data 15 anni fa, era che gli europei sono pigri, non hanno cultura di rischio, sono protetti da leggi sociali molto rigide e costose per le imprese e che quindi l'Europa non era un buon continente dove fare affari: era la spiegazione più diffusa. Quello che è stato fatto - ha proseguito l'ex presidente della Bce - è stato vedere se questo fosse vero, e non è vero nei dati . Se noi astraiamo il settore high tech dall'economia americana, la produttività del resto dell'economia Usa è come la nostra. E se guardiamo noi stessi - ha concluso Draghi - vediamo che i Paesi che hanno alta produttività hanno un fortissimo sistema di sicurezza sociale. Da qui è venuta la strategia generale, che e quella di dire che siamo molto orgogliosi dell'Europa».
Nel suo intervento, Draghi ha poi aggiunto che un altro aspetto che, secondo lui, ha decretato il successo del suo Rapporto «è il metodo, perché ha 3 gambe. La prima - ha spiegato - è quella del contributo dato dai servizi della Commissione europea che rappresentano la conoscenza istituzionale di quanto fatto nei 10 settori dell'economia che il Rapporto considera, e non si può prescindere da questo e da questo siamo partiti". "La seconda gamba - ha proseguito - è quella dell'industria, degli innovatori, che ci hanno detto cosa bisogna fare, quello che non funziona e cosa bisogna cambiare, non tra 6 mesi, ma subito e ci hanno dato un senso di urgenza". Infine, ha concluso, "il terzo pilastro è stato dato da una gran quantità di economisti, fisici, ingegneri, tecnologi, che hanno partecipato alla lavorazione sia della narrativa generale del rapporto sia delle prescrizioni specifiche nei 10 settori. E oggi sono qui a dire grazie per conto loro, perché sono loro che bisogna ringraziare e voi per avermi dato il premio». Al suo ingresso alle Ogr, l'economista si è intrattenuto per qualche istante con alcuni team di studenti del Politecnico che presentavano i loro progetti.
L'arrivo alle Ogr di Torino di Mario Draghi per il conferimento della prima edizione del premio 'Foresight and Innovation International Award' è stata accolto fuori dalla struttura dalla protesta di alcuni attivisti che hanno steso uno striscione con la scritta «L'innovazione di Ue e Draghi: riarmo, guerra e miseria» accanto al quale è stato posizionato un fantoccio con le sue sembianze con la scritta «Mario Draghi 1 premio in guerra e miseria». Mentre l' ex premier entrava da un ingresso laterale, sono stati bruciati alcuni fogli di carta con i simboli di Ue e Israele. A vigilare sugli attivisti le forze dell'ordine.