Ex Ilva, Uilm Alessandria, servono risposte certe per Novi
Si è svolto uno scioperato di 4 ore con un'adesione di circa il 90%
«Siamo sotto un treno. Non siamo contenti dell'esito dell'incontro. Non ci sono risposte certe che, invece, servono soprattutto qui a Novi». Così Alberto Pastorello, segretario provinciale Uilm, dopo il confronto a Roma tra Governo e sindacati sul futuro dell'ex Ilva.
Proprio a Novi Ligure di Alessandria, come negli altri siti produttivi, si è scioperato 4 ore, con un'adesione di circa il 90%. «E' rimasto dentro praticamente solo il personale comandato per attività di sicurezza e sorveglianza degli impianti - precisa Pastorello - Ci sono forni che non si possono spegnere o abbandonare». Nello stabilimento di strada Bosco Marengo con il lavoro «tireremo ancora avanti 10-15 giorni e poi, se non arriva materiale da Genova o da Taranto, saremo fermi». Per questo, Uilm Alessandria ribadisce l'urgenza «di risposte certe almeno dall'incontro che si dovrebbe tenere la prossima settimanaa».
Intanto, di ex Ilva si continuerà a parlare il 29 maggio a Torino nel tavolo di crisi che riunisce, oltre alla Regione, anche sindacati, Province e Comuni che ospitano stabilimenti del gruppo. La riunione, d'intesa con il sindaco di Novi Rocchino Muliere, si terrà al Grattacielo Piemonte. Invitati i commissari governativi e i due direttori generali di Ilva in amministrazione straordinaria e Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria.