Venerdì 12 settembre, alle ore 17.30, sarà inaugurata al Museo del Tessile di Chieri (via Santa Clara, 6) la mostra “Tessili dai viaggi di un Principe del Novecento”, visitabile fino al 27 settembre 2025.
Per la prima viene esposta al pubblico una raccolta di manufatti tessili appartenuti a Scipione Borghese, X Principe di Sulmona (1871-1927), oggi nella Collezione della Contessa Giovanna Ruffini Valletti-Borgnini, che ne ha gentilmente concesso il prestito. Completano la mostra alcuni coevi manufatti e tappeti da sella di diversa provenienza.
Sei Kilim anatolici di piccole dimensioni e un grande esemplare del Kurdistan rivelano i materiali, la tecnica e la simbologia di queste creazioni a tessitura piana tipiche di diverse regioni del Medio Oriente e dell’Asia centrale. In mostra è esposto anche un arazzo in lana con trame policrome discontinue e ricami in seta e oro, foderato in taffeta di seta dall’Asia Centro-meridionale. Dal Tien Shan e dalla Cina provengono diversi incensieri in bronzo che fanno da contrappunto ai tessili. Del corredo principesco si possono ammirare teli ricamati e altri oggetti di pregio, che riflettono il gusto e le passioni di un protagonista del primo Novecento.
X Principe di Sulmona e primogenito di un casato famoso nel mondo per le sue raccolte d’arte, Scipione Borghese visse fra Roma, dove studiò scienze fisiche e matematiche, Venezia, Riva del Garda e poi Firenze, ma in giovinezza si formò all’Accademia Militare di Torino, dove, nel 1891, ottenne l’attestato di merito per disegno topografico. Congedato con grado di sottotenente di artiglieria l’anno seguente, si trasferì a Parigi per frequentare l'École libre des Sciences Sociales et Politiques.
Con questo background, il Principe affrontò un viaggio in Asia Minore, Siria e Palestina. Quell’esperienza avrebbe lasciato in lui il “gusto dell’Oriente” e il desiderio di compiere il lungo viaggio dall’Asia Minore all’Asia centrale, intrapreso da gennaio a settembre del 1900. Di quel viaggio, oltre agli oggetti in mostra, rimane traccia nei Diari, parzialmente pubblicati nel volume “In Asia: Siria, Eufrate, Babilonia” (Bergamo, Istituto Arti Grafiche 1903).
A pochi anni di distanza dai viaggi in oriente agli albori del Novecento, 'Scipione l’Asiatico', così come lo definirono gli amici veneziani del Casato Papafava, sarebbe andato in Cina per poi attraversare la Siberia alla guida dell’Itala, accompagnato dal meccanico Ettore Guizzardi e dal giornalista Luigi Barzini, per gareggiare nel raid “Pechino-Parigi”, trionfare al traguardo nel 1907. Di quell’avventura conservano cimeli unici.
Mentre 'Scipione l’Asiatico' si dirigeva dalla Cina alla volta della Russia, dove fu ospite d’onore al Palazzo d’estate dello Zar e omaggiato con varie medaglie e doni, fu la sua consorte a raggiungere le coste del Pacifico. Nel Paese del Sol Levante, acquisì due splendidi kakemono dipinti a inchiostro su seta, anch’essi in mostra.
Il percorso espositivo inizia con sei Kilim di piccole dimensioni a tessitura piana. Sono realizzati in lane tinte con coloranti naturali per ottenere disegni tradizionali a valenza simbolica – regali di nozze quali pettini e cassoni, amuleti, simboli di armonia e stelle. Ognuno di questi esemplari, probabilmente tessuti da ragazze in ambiente domestico, è unico per disegno o per tecnica esecutiva – tessitura a fessure, con trame a vista, in diagonale o aggiunte.
Vi è poi un tappeto da preghiera Kilim di Senandaj, Kurdistan, tessuto con trame ricurve usando i fuselli tipici della tecnica kani per ottenere raffinati disegni floreali e zoomorfi nel campo, bordure con motivo Medakhyl (sequenza di rosette) e consolidamento a dente di sega con fessure. Di rilievo, un prezioso arazzo in lana dell’Asia centro-meridionale, tessuto a mano con i fuselli tipici della tecnica kani e ricamato con lane e fili in seta e oro.
A latere, completa la mostra una serie di storici tappe da sella kilim di pologia Sumak e con altre lavorazioni dalla Persia, il Turkmenistan e il Kurdistan dalla collezione ArteRestauro Torino – Maryam Shabani e Said Mehdi Azini, i quali terranno dimostrazioni di restauro tappe al Museo del Tessile Sabato 13 settembre.
Con questa mostra si riscoprono esemplari storici di arazzi, tappeti, tessuti e ricami che affascinarono, servirono o semplicemente accompagnarono un intraprendente aristocratico viaggiatore protagonista del Novecento in Europa e in Asia. Attraverso i tessili che raccolse 'andando per il mondo' sforzandosi di 'tenere gli occhi aperti, intenti alle mille parvenze degli orizzonti mutevoli' possiamo ripercorrere il percorso di chi, andando 'per il mondo così, può fissare non certo l’essenza dei paesi traversati e dei popoli intravveduti, ma molti profili di luoghi, di cose e d’uomini'.