Il ministro Paolo Zangrillo duro contro il Sindaco di Torino su Askatasuna
La liberazione dello stabile del Leoncavallo porta il forzista a ricordare a Lo Russo le leggi dello Stato
«Mentre Milano si riappropria dopo trent'anni dello stabile del Leoncavallo, a Torino si continua a tollerare Askatasuna che da anni ha occupato un edificio trasformandolo in fucina di odio, fabbrica di violenza e base di sommosse contro le istituzioni. È un'assurdità che grida vendetta e una miopia politica che un primo cittadino non può permettersi». Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, segretario di Forza Italia in Piemonte.
«Il sindaco vuole non solo ignorare, ma anche contraddire in modo palese quelle che sono le leggi dello Stato. Anche i torinesi sono stanchi di vedere pezzi di città consegnati a chi non ha nessun rispetto delle regole della civile convivenza. Amministrare una città significa pensare al bene dei cittadini onesti e non continuare a chiudere gli occhi davanti alla realtà.Torino ha bisogno di coraggio politico e di sgomberi immediati, non di un sindaco che cerca consenso trincerandosi nell'immobilismo, mentre la città vive quotidianamente problemi concreti di sicurezza», conclude Zangrillo.