Il Comune di Torino propone gratuità di parto e aborto per le donne migranti
La Sala Rossa ha approvato il documento proposto dal consigliere radicale Silvio Viale
Le donne migranti e le donne straniere non iscritte al Sistema sanitario regionale debbono pagare l’assistenza in gravidanza, per il parto e per l’aborto. Lo ricorda l’atto approvato dal Consiglio Comunale di Torino presentato da Silvio Viale (+ Europa - Radicali italiani) e approvato dalla Sala Rossa, che impegna la Giunta Lo Russo a favorire la creazione di un tavolo di confronto con la Regione e le Fondazioni su come istituire un fondo di solidarietà per pagare alle aziende sanitarie, universitarie e ospedaliere cittadine i Drg per l'assistenza in gravidanza, per il parto e per le procedure della legge 194/78, quando non sono coperte dal Ssr, da Stp e da altre forme di assicurazione.
La mozione sollecita la Regione Piemonte affinché sia promossa la copertura di tali spese e a rappresentare la questione ai ministeri della Salute e della Famiglia, Natalità, Pari Opportunità.