«Dobbiamo registrare l'ennesimo femminicidio nella nostra provincia. Come Susy molte, troppe, sono vittime di violenza in episodi affatto isolati e spesso con caratteristiche comuni: sono quasi tutte uccise da ex compagni, ex amanti, ex mariti che non accettano le scelte di autonomia e libertà delle proprie compagne». A scriverlo, in una lettera indirizzata al Comune di Torino, sono Elena Ferro, Cgil Torino, Cinzia Pietrosanto, Cisl Torino e Canavese, e Teresa Cianciotta, Uil Torino e Piemonte, in riferimento all'ultimo episodio, avvenuto ieri a Rivalta nel Torinese.
«Siamo stanche - aggiungono - di registrare eventi tanto gravi che riteniamo in massima parte evitabili. Occorre cambiare la cultura, occorre un impegno straordinario di tutte e di tutti, a partire dalle scuole per arrivare attraverso i luoghi di lavoro alla società. Una società che deve consentire, quando si denuncia, la certezza di protezione e sorveglianza. Vi chiediamo - proseguono - di farvi parte promotrice di laboratori e/o percorsi di formazione nelle scuole medie e superiori sui temi della parità di genere, della prevenzione e contrasto alla violenza di genere, del rispetto, della qualità delle relazioni, della gestione dei conflitti e l'educazione all'affettività. Chiediamo inoltre di avviare un serio lavoro preventivo sul mondo maschile, adulto e adolescente, per decostruire la violenza di genere, favorire la consapevolezza, cambiare la cultura e il modello patriarcale che è tutt'oggi imperante e di costituire un tavolo di monitoraggio congiunto che individui e verifichi gli interventi, negli ambienti di lavoro così come nel territorio urbano».