Il coordinamento Torino per Gaza ha annunciato, attraverso i social, un corteo che sabato dal capoluogo piemontese raggiungerà l'aeroporto 'Sandro Pertini' di Caselle, dopo l'occupazione di ieri dei binari della stazione ferroviaria di Porta Susa.
«Dopo le ultime giornate di mobilitazione, abbiamo davvero dimostrato di scendere in piazza con una determinazione e una coscienza diversi al grido di bloccare tutto - dicono - per questo sabato scenderemo in piazza e tutti insieme raggiungeremo l'aeroporto di Caselle, luogo strategico è fondamentale per la città di Torino».
«Blocchiamo l'aeroporto, sarà una marcia lunga, ma non c'è tempo da perdere. Il genocidio in Palestina continua e la Sumud Flotilla è stata ripetutamente colpita da droni israeliani. E' ora di bloccare», aggiungono. «Saremo muri umani a difesa del popolo palestinese e della Sumud Flotilla - continuano - più saremo e più sarà difficile fermarci. Più sarà efficace il blocco più saremo in grado di infliggere un danno a chi lucra sul genocidio. Con ogni mezzo necessario», concludono.
Intanto brutte notizie anche dall'Università. Si va verso le occupazioni universitarie a Torino in solidarietà con il popolo palestinese e con la Global Sumud Flotilla. Gli studenti in queste ore hanno annunciato due assemblee. La prima è in programma oggi pomeriggio a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, organizzata da Intifada Studentesca, che lo scorso anno aveva già guidato occupazioni in atenei e scuole.
La seconda, organizzata dal collettivo Cambiare Rotta, si terrà domani al Campus Einaudi, nell''acampada' dove da due settimane è attivo un presidio permanente con tende. «Negli atenei si moltiplicano occupazioni, tendate e agitazioni permanenti - spiegano da Cambiare Rotta - Dopo lo sciopero generale, le imponenti mobilitazioni in università e il blocco del Campus Einaudi, abbiamo dimostrato che siamo pronti a bloccare tutto contro il genocidio e in solidarietà con la Sumud Flotilla. Come equipaggio di terra dobbiamo rilanciare la lotta».