Durante le azioni rivolte alle aziende che si occupano del recupero dei rifiuti, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno attenzionato un impianto nell'alessandrino, da tempo soggetto a dismissione.
L’azienda, che fino a dieci anni fa si occupava della produzione di mangimi per animali, dopo essere fallito è stata sottoposta procedura con la nomina di un curatore che, indetta una gara al ribasso, ha affidato i lavori di scomposizione e rimozione delle strutture produttive a un’altra azienda del torinese.
I lavori della ditta aggiudicataria però hanno portato alla demolizione di parte degli impianti, invece che allo smontaggio, e all’abbandono sul posto di grandi quantità di detriti, anziché allo smaltimento. Il controllo dei Carabinieri del NOE ha permesso di confermare quanto sospettato e di rilevare l’ingente presenza di macerie, rifiuti e strutture crollate.
Neppure le prescrizioni emesse nei confronti dell’azienda aggiudicataria hanno sortito effetti, rendendo inevitabile la denuncia del rappresentante legale, che dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria dei reati di gestione illecita di rifiuti speciali e deposito incontrollato.