Venti giorni dopo il voto, la Liguria ha la sua nuova giunta. Finito il tempo delle indiscrezioni e dei pronostici, Marco Bucci ha presentato ieri la squadra dei sette assessori che lo affiancheranno «fino al 2029». Quattro nomi confermati, tre new entry, per una sorta di continuità con il lavoro fatto dall’amministrazione precedente di Giovanni Toti e la necessaria innovazione. Tra le novità spicca soprattutto il grande pool creato nel settore della sanità, con quattro persone che affiancheranno il neo assessore Massimo Nicolò e la costituzione del Consiglio Superiore della Sanità Ligure, primo e unico caso in Italia a livello regionale, coordinato dal professor Matteo Bassetti.
La vice presidenza e le stesse deleghe che aveva in precedenza con Agricoltura, Allevamento, Entroterra e Parchi restano ad Alessandro Piana, della Lega, che ha promesso un «programma più snello per la gestione dei fondi europei». Al Carroccio va anche l’assessorato a Sicurezza, Energia, Imprese Arre Industriali e Crisi complesse, affidato all’ex senatore Paolo Ripamonti, che si è detto «orgoglioso di rappresentare la Liguria e la provincia di Savona». Resta invece fuori dalla giunta Alessio Piana, cui però Marco Bucci ha riconosciuto la delega a Sviluppo economico, Porti, Caccia e Pesca e Blue Economy, «in attesa che il governo accolga le richieste per un aumento degli assessori, senza maggiori oneri per l’ente».
Quando gli si chiede se, in caso di via libera a una giunta a nove nomi, ci sarebbe spazio per lo stesso Alessio Piana della Lega e per Angelo Vaccarezza di Forza Italia, però Bucci smentisce seccamente: «Di questo non si è assolutamente parlato, sarà tutto da vedere». Tra i confermati anche Simona Ferro di Fratelli d’Italia, cui sono state confermate le deleghe allo Sport e all’Università, e aggiunte quelle alla Cultura, alla Scuola e alla Formazione.«Felicissima per la conferma alloSport e per il fatto che si siano concentrate in un unico assessorato deleghe complementari». Un incarico bello tosto in più è anche quello affidato al civico Giacomo Giampedrone, che oltre che di protezione Civile, Difesa del Suolo e Infrastrutture dovrà occuparsi anche di Edilizia ospedaliera, di realizzazione dei nuovi nosocomi: «È una sfida molto importante che accolgo con grande senso di responsabilità e impegno a lavorare».
Marco Scajola, Forza Italia, manterrà l’Urbanistica, le Politiche abitative, il Demanio, ma aggiungerà i Trasporti tra le competenze del suo assessorato: «Porto la mia esperienza, sono alla quarta legislatura. I trasporti sono strettamente collegati alle infrastrutture, che sono la sfida decisiva per questa regione».
Volto nuovo è anche Luca Lombardi, Fratelli d’Italia, cui sono stati assegnati Turismo, Marketing territoriale, Ciclo della Acque e agenzia In Liguria:«La nostra è la regione più vivibile, mi impegnerò a portare novità sia rispetto all’entroterra, sia ai borghi costieri».
L’attesa più grande era tutta concentrata sulla Sanità. È stata confermata la volontà di Bucci di affidarsi a Massimo Nicolò, esponente di Fratelli d’Italia, ma voluto come esterno dal presidente, non dal partito. «Ho accolto la sfida con grande entusiasmo, molti mi dicono che sarà una patata bollente ma sono sicuro che faremo una sanità migliore», ha detto prima di presentare chi collaborerà con lui. Avrà una squadra molto forte, con competenze specifiche in ogni settore. L’ingegner Enrico Castanini si occuperà della digitalizzazione e del progetto per l’abbattimento delle liste d’attesa, Angelo Gratarola, assessore uscente, manterrà i rapporti con l’agenzia del Farmaco, Luciano Grasso porterà la sua esperienza di ex direttore generale, Santiago Vacca si occuperà della parte amministrativa ed economica. Ma la grande novità è la creazione del Consiglio Superiore della Sanità Ligure, sull’esempio di quello che assiste il Ministero della Salute a livello nazionale. Matteo Bassetti, che lo coordinerà, ha selezionato 13 professionisti che, gratuitamente, fungeranno da consulenti dell’assessorato. «Daranno consigli e saranno anche critici se necessario», ha confermato Marco Bucci. Che ha scherzato sulla scelta della giunta: «Non ho mai urlato tanto, né ribaltato il tavolo: dopo tutta la fatica che ho fatto volevate che andassi a casa?»