È con un’interrogazione sull’ospedale che si è aperto il consiglio comunale del 26 e 27 maggio. In particolare, il consigliere Giancarlo Boselli degli Indipendenti ha chiesto alla sindaca cosa ne fosse stato di quegli oltre 30 milioni stanziati per l’adeguamento antisismico dell’ospedale S. Croce e Carle.
Alle osservazioni di Boselli hanno fatto eco altri colleghi dell’opposizione, quali Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia e Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni. La tematica ovviamente si interseca con la più ampia problematica legata all’ospedale nuovo, che anche qui l’ha fatta da padrona. L’adeguamento antincendio c’è nella documentazione regionale, ma non si intravede invece l’avvio del progetto dell’ospedale a Confreria, a differenza di quanto, per esempio, previsto per l’ospedale di Savigliano, evidenzia Bongiovanni.
Parimenti Ugo Sturlese ha evidenziato come quei fondi dovessero essere investiti, utilizzati per l’attuale ospedale, facendo una tappa, forse obbligata, sul nuovo ospedale e su quella che sembrerebbe una dubbia realizzazione. 
La risposta della sindaca Patrizia Manassero ha ricordato come, da preceddenti commissioni consiliari, il consiglio comunale all’unanimità volesse una nuova sede per il nosocomio cuneese, su un unico sito e non più diviso tra Carle, S. Croce e altri uffici ancora. Un’ulteriore commissione poi, proprio sulla scorta della precedente espressione di volontà, decise di individuare la sede, insieme agli stakeholder, presso Confreria. Inoltre, ricorda la Manassero, la cittòà ha sempre chiesto, nonostante la realizzazione del nuovo ospedale, di non sospendere investimenti e attività di manutenzione sugli attuali edifici, nel rispetto sia della professionalità di chi ci lavora, sia ovviamente dei pazienti, affinché l’attuale S. Croce restasse sempre aggiornato strutturalmente.
Parte dei fondi per l’adeguamento antisismico, inoltre, coperti con una determina dirigenziale del 2023, sono stati anticipati sulla sede del Carle, in quanto fondi Pnrr che devono essere utilizzati entro il 2026.
Attualmente invece l’azienda ospedaliera sta svolgendo le opportune verifiche antisismiche sul S. Croce, mantenendo peraltro l’erogazione totale delle prestazioni sanitarie anche a fronte dei posti letto e dei servizi ivi dirottati dal Carle, e la progettazione partirà nel 2028, sempre coperta dai suddetti fondi.
L’adeguamento antisismico dell’ospedale sembra in itinere, attualmente avviato su una sede e pronto, a seguito delle opportune analisi, ad avviarsi anche sull’altro, affinché il presidio cittadino, in attesa di una nuova sede, sia al massimo dell’efficienza, della sicurezza e della fruibilità per l’intera collettività.