Cresce anche l'occupazione, passata dagli iniziali 370 posti di lavoro agli attuali 1.100, il 55% donne, con l'obiettivo di superare i 1.600 e raddoppiare la capacità produttiva entro il 2029. Gli artigiani provengono da oltre trenta nazionalità.
Il progetto di ampliamento ha portato alla costruzione di due nuovi edifici, che si aggiungono al complesso inaugurato nel 2017: uno destinato alla produzione e l'altro di 1.000 metri quadri alla Scuola Bulgari, collegati alla struttura esistente tramite un ponte sospeso esterno.
La nuova Scuola - primo centro di formazione della Maison interamente dedicato alla gioielleria e aperto al pubblico - offrirà corsi professionali in oreficeria e incastonatura delle gemme. "Il risultato di oggi, esempio virtuoso dell'impegno del gruppo Lvmh in Italia. Anche in questo momento di incertezza globale, confermiamo la nostra fiducia nella crescita del mercato del lusso nel medio e lungo termine, e continuiamo a puntare sul territorio italiano" ha detto Toni Belloni, presidente di Lvmh Italia.
«Il sorpasso di Hermes? Ci pungola a dover fare molto meglio, la gara è aperta», ha aggiunto. «L'ampliamento a Valenza è un traguardo storico non solo per Bulgari, ma anche per il territorio e per l'intero mondo della gioielleria. L'espansione della nostra manifattura non rappresenta solo un raddoppio in termini di superficie e capacità produttiva: è la concretizzazione di un modello nuovo, contemporaneo e audace di ciò che deve essere l'industria del lusso nel futuro. Entro il 2029 avremo creato un totale di 1.600 posti di lavoro e vogliamo continuare a contribuire all'eccellenza di questo territorio e all'arte orafa» ha affermato Jean-Christophe Babin, ceo di Bulgari. Fausta Bergamotto, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha parlato di «un progetto che incarna pienamente il Made in Italy e testimonia la capacità del nostro Paese di attrarre grandi gruppi e investimenti internazionali».
Grande attenzione alla sostenibilità: un impianto geotermico e oltre 4.100 pannelli solari garantiscono un'impronta ambientale quasi nulla in termini di emissioni di carbonio. Inaugurate anche due installazioni di arte contemporanea, commissionate da Bulgari per celebrare il valore simbolico del sito e riflettere la visione olistica della Maison.