Avvisi di garanzia per Laus, Carretta e Grippo

I tre esponenti di spicco del Partito Democratico torinese coinvolti nell’indagine sulla nota società Rear che si occupa di sicurezza e vigilanza. Forza Italia attende di conoscere la posizione del Pd al riguardo

Carlo Santori 21/07/2025
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«Abbiamo appreso con stupore degli avvisi di garanzia che sono stati recapitati all’onorevole Mauro Laus, all’assessore Mimmo Carretta e alla presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo. Ci eravamo quasi scordati che fossero sotto indagine, vista la solita cortina fumogena che il ‘Sistema Torino’ tende a creare per occultare i problemi che investono, come uno tsunami, i propri eletti». È quanto hanno dichiarato il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretario provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino.

La procura del capoluogo piemontese ha chiuso le indagini sul caso Rear, una società che si occupa di vigilanza e sicurezza, dove tra gli indagati compaiano tre esponenti di primo piano del Pd: Mauro Laus, deputato del Partito Democratico, Mimmo Carretta, assessore a Sport e Grandi Eventi del Comune di Torino, e Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale di Torino.

Il procedimento era stato aperto nel 2023 e riguardava condotte inerenti alla gestione dei pagamenti pubblici per servizi erogati dalla società nel periodo in cui Laus vi aveva un ruolo. Gli indagati sono in tutto otto.

«Forza Italia – scrivono i due azzurri – come sempre resta garantista ed è certa che le persone coinvolte riusciranno a provare la propria innocenza ed estraneità ai fatti che vengono loro attribuiti. Crediamo che sarebbero opportune delle comunicazioni in Aula da parte del sindaco per rassicurare cittadine e cittadini e il Consiglio Comunale riguardo a questa notizia».

«Certamente – aggiungono Rosso e Fontana – siamo curiosi di capire quale Partito Democratico avremo di fronte: se la versione ‘A’, cioè quella di queste ore, ipergarantista nei confronti del sindaco di Milano Sala, oppure la versione ‘B’, quella giustizialista che solitamente il Pd interpreta se invece a essere coinvolto in guai giudiziari è un esponente di centrodestra: uno tra tutti Toti».

«Attendendo che il Pd torinese e il sindaco Lo Russo girino la ruota e ci facciano sapere dove si ferma e quale versione interpreteranno – concludono i due dirigenti di Forza Italia – noi mettiamo le mani avanti: non siamo garantisti ‘alla carta’, al bisogno. Un avviso di garanzia non corrisponde a una condanna, e una condanna in primo grado non corrisponde a una condanna in via definitiva».

Vicinanza arriva dai Moderati, che in Sala Rossa sostengono la maggioranza di centro-sinistra guidata dal sindaco Stefano Lo Russo. «Esprimo la mia solidarietà e quella di tutto il Movimento dei Moderati nei confronti di Mauro Laus, Mimmo Carretta e Maria Grazia Grippo. La magistratura, cui va tutta la mia fiducia, farà il proprio lavoro e sono certa che loro ne usciranno a testa alta. Spero che questa non sarà l'occasione per i soliti sciacalli». È quanto dichiara il leader dei Moderati, Giacomo Portas, sul caso Rear che ha coinvolto con un avviso di garanzia il parlamentare, l'assessore della Giunta Lo Russo e la presidente della Sala Rossa di Torino.

Intanto, il legale di Laus prova a correre ai ripari...

«Si tratta di un atto che attendevamo da tempo, fin da quando abbiamo appreso dell'avvio delle indagini da parte della Procura nei confronti dell'onorevole Laus. Già allora il mio assistito aveva manifestato piena disponibilità a rendere dichiarazioni ai magistrati, con l'intento di chiarire ogni aspetto della propria condotta nella convinzione che ogni dubbio sulla correttezza delle sue determinazioni potesse essere fugato. Dopo avere finalmente avuto l'accesso agli atti, possiamo confermare la nostra fiducia: si tratta di questioni di natura esclusivamente operativa, su cui peraltro è già intervenuta un’ispezione ministeriale che ha consentito di fare piena chiarezza». È quanto dichiara l'avvocato Maurizio Riverditi, che assiste il deputato Mauro Laus (Pd) nell'inchiesta della Pocura del capoluogo piemontese sul caso Rear. «Va altresì precisato – aggiunge l’avvocato Riverditi – che i profili di indagine non hanno alcun collegamento con l'attività politica svolta da Laus, Carretta e Grippo, né attengono in alcun modo agli appalti aggiudicati dalla società».

 

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