Con l’accordo siglato tra il Comune di Torrazza Piemonte e la società Tunnel Euralpin Lyon Turin (il promotore pubblico incaricato della realizzazione e gestione della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione), il paese si prepara per una serie di lavori che porteranno sia disagi temporanei sia benefici a lungo termine.
La convenzione, firmata in relazione alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione, riguarda l'occupazione temporanea di aree di proprietà comunale per consentire il prolungamento del cavalcavia esistente e l'attraversamento di un nuovo fascio binario di manovra nella zona di Cascina Goretta.
L'intervento più significativo per Torrazza, approvato dal Consiglio Comunale il 27 dicembre 2019, sostituisce il raccordo ferroviario con un sistema di nastri trasportatori. Questa scelta porterà un vantaggio significativo di minori interferenze di carattere ambientale, avevano sottolineato amministratori e proponenti. I nastri, infatti, saranno alimentati elettricamente e trasporteranno la terra e le rocce di scavo della Tav direttamente al sito di riutilizzo. Questo sistema ridurrà in modo considerevole le emissioni atmosferiche, in particolare CO2, PM10 e ossidi di azoto.
Tuttavia, i lavori comporteranno anche alcune limitazioni per i cittadini. In particolare, è prevista la chiusura totale di strada Bergolo Monferrina nella frazione Borgoregio per la durata dei lavori, stimata in circa sei mesi. Il traffico verrà deviato su percorsi alternativi. Per alleviare i disagi e migliorare la logistica del cantiere, il Comune ha messo a disposizione di Telt, gratuitamente, un'area adiacente ai lavori da usare come deposito per i materiali. In cambio di questa concessione gratuita, Telt si impegna a costruire, al termine dei lavori, una recinzione con pali in acciaio e rete metallica che rimarrà di proprietà del Comune.
Inoltre, Telt verserà al Comune la somma di 23.687 euro per l'occupazione temporanea di altre aree. La società si farà carico di tutti i costi per permessi e procedure di approvazione, recinterà le aree di cantiere, garantirà la sicurezza della viabilità e si occuperà della manutenzione fino alla fine dei lavori, momento in cui le aree verranno restituite al Comune.
Insomma, il progetto che sino a pochi mesi fa era solo su carta, ora sta realmente prendendo forma. Presto, la terre della Tav, arriveranno nel deposito prescelto, quello lungo la provinciale che collega Torrazza a Rondissone, quello vicino al polo logistico Amazon e nei pressi del nuovo capannone.