Cosa vuol dire essere uno scrittore? Che doti ci vogliono? Quali rischi si corrono? Su queste domande prende forma Manuale per scrittori di successo della scrittrice Raffaella Romagnolo che, insieme a Paola Bigatto, torna protagonista per Attraverso Festival, dell’incontro in scena al Parco Villa Gabrieli di Ovada nell'Alessandrino, giovedì 28 agosto alle ore 18.
Prendendo spunto dalla proprio storia personale, e da quella di alcuni grandi autori della letteratura mondiale, Raffaella Romagnolo, offre un vademecum di preziosi consigli per diventare scrittori di successo.
«Ventitré anni fa ho capito di essere uno scrittore. Ricordo il momento esatto, la pagina che stavo scrivendo, la sensazione stupefacente di essere venuta al mondo per fare proprio quello che stavo facendo. Avevo trentasei anni, un romanzo alle spalle, recensioni, inviti a festival e nessuno di questi fatti mi aveva fino a quel momento suggerito l'idea di essere uno scrittore. Non ero molto sveglia - prosegue nel commento l’autrice Romagnolo - dopo quel momento di tremebonda autocoscienza, ho cominciato farmi delle domande. Per me gli scrittori veri stavano nei libri di storia letteraria ed erano tutti morti, tranne uno sparuto gruppo di viventi, ma lontani, lontanissimi, irraggiungibili. Ho cominciato allora a studiare biografie e interviste. Stephen King, Gabriel García Márquez, J.K. Rowling, Charlotte Brontë, Philip Roth. Nomi grossi, certo, ma a chi altro avrei dovuto rivolgermi? Volevo risposte, istruzioni, una mappa. Così ho composto un mio personalissimo Manuale per scrittori di successo. Di successo perché è impossibile procurarsi biografie di scrittori sconosciuti. E perché il successo è il punto dolente della questione. La scrittura è una faccenda intima e un'urgenza interiore, ma è anche relazione con gli altri, comunicazione. Si potrebbe quindi dedurre che lo scrittore, o è di successo, o non è. Il che, converrete, è una grandissima seccatura».
Raffaella Romagnolo è docente e scrittrice. Oltre ad “Aggiustare l’universo” (Mondadori) ricordiamo “Il cedro del Libano” (Aboca Edizioni, premio Campiello Natura 2023), “La masnà” (Oscar Mondadori), “Destino” (Rizzoli), “Di luce propria” (Mondadori). Con “La figlia sbagliata” (Frassinelli) è stata candidata al premio Strega. Con “Respira con me” (Pelledoca) è stata finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi. I suoi libri sono tradotti in tedesco, francese, olandese, greco, ebraico, arabo e portoghese.
Paola Bigatto ha invece lavorato con i principali registi e al fianco dei più grandi attori italiani, debuttando sotto la guida di Giancarlo Cobelli e recitando in una lunga serie di spettacoli diretti da Luca Ronconi. All’attività di attrice, regista e drammaturga affianca quella di docente presso realtà di primo piano del panorama teatrale italiano, come la Scuola del Piccolo teatro di Milano, dove è stata assistente di Luca Ronconi, l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, la Scuola Mariangela Melato del Teatro Nazionale di Genova. Attualmente è coordinatrice didattica dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni di Venezia.