Ancora polemiche per la nomina a Garante dei detenuti ad Asti, Stefania Sterpetti, che avrebbe pubblicato negli ultimi anni sui social post contro i detenuti e di stampo razzista.
«L'esito dell'elezione del Garante delle persone private della libertà per il carcere di Asti lascia attoniti, considerato che, da quanto si apprende dagli organi di informazione, il soggetto designato, meno di un quinquennio fa, ebbe a postare, sul proprio profilo Facebook, commenti assolutamente incompatibili con il delicatissimo ruolo che andrà a ricoprire, ovvero di tutelare i diritti dei detenuti tramite un costante monitoraggio delle condizioni di vita inframurarie». Lo dice in un comunicato la Camera Penale di Asti.
«E' sufficiente pensare all'inquietante record in negativo dei suicidi nelle carceri italiane nell'anno 2024 - ben 90 - oltre che all'incessante ritmo con cui i detenuti si sono tolti la vita nei primi mesi del 2025 - a tutt'oggi si conta il numero di 28 suicidi - per ritenere decisamente inadeguata una persona che, con riferimento allo sciopero della fame annunciato da un detenuto giunto agli oneri della cronaca nazionale, auspicava testualmente che: «Visto che non c'è la pena di morte... Chissà... fosse la volta buona che si toglie di mezzo da solo».
All'assordante silenzio della politica nazionale di fronte alle reiterate richieste di interventi risolutivi delle condizioni disumane in cui vivono molti soggetti privati della libertà personale, la politica locale si adegua designando, quale Garante, una persona che per le sue stesse pregresse manifestate opinioni si appalesa totalmente inidonea al ruolo.