torri di San Fermo a Merana nell'Alessandrino e San Gerolamo a Roccaverano in provincia di Asti «sono state trasferite dallo Stato alle amministrazioni comunali grazie al federalismo demaniale, lo strumento che permette agli Enti Territoriali di richiedere il trasferimento gratuito di beni immobili tutelati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio con l'obiettivo di valorizzarli a vantaggio della collettività». Lo comunica l'Agenzia del Demanio.
«Questi trasferimenti - si legge in una nota - rientrano tra le attività di valorizzazione economica, sociale, culturale e ambientale del patrimonio immobiliare pubblico che l'Agenzia del Demanio sostiene, promuovendo azioni sinergiche e funzionali allo sviluppo sostenibile dei territori, anche in riferimento ai processi di transizione ecologica e digitale, in stretta collaborazione con le strutture centrali e territoriali del Ministero della Cultura».
Il Comune di Merana intende recuperare la Torre di San Fermo e l'ambiente circostante nella prospettiva di un rilancio turistico, e quindi anche economico, della Val Bormida di Spigno, inserendo l'edificio in manifestazioni e programmi turistici e culturali provinciali e interregionali.
Il Comune ha già provveduto al restauro completo della torre grazie a suoi investimenti, a cui si sono aggiunti fondi della Regione, del Genio Civile, della Provincia di Alessandria Per il futuro della torre di San Gerolamo, il Comune di Roccaverano «intende sfruttare la posizione strategica dell'edificio, che rappresenta il punto focale di collegamento con le torri del territorio circostante ed è il simbolo storico e identificativo della popolazione della Langa Astigiana e della Val Bormida».