«E' stata portata via da un atto di violenza insensato, un gesto atroce. Non ci sono parole per descrivere il senso di ingiustizia che proviamo, lei meritava solo amore e invece è stata vittima di un volere che non potremo mai comprendere. Noi figli adesso affronteremo una realtà tanto difficile senza di lei ma lo faremo come ci ha insegnato, portando il suo amore. Ciao mamma». E' il messaggio letto in chiesa dai figli di Patrizia Russo, uccisa a coltellate dal marito Giovanni Salamone nella notte fra martedì e mercoledì.
«Dinanzi al mistero della morte di una innocente si sta in silenzio, si riflette, si piange», ha detto don Giuseppe Cumbo durante l'omelia. Il sacerdote ha aggiunto: «Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: 'Non piangere!'. Desidero immaginare così l'incontro tra Gesù e Patrizia. Vedendola arrivare alle porte del paradiso il Signore sara' stato preso da grande compassione per lei e le avra' detto: 'Non piangere!».
Ai funerali, celebrati nella chiesa Sacro cuore di Gesù, anche Andrea Toniato, sindaco di Solero, paese della provincia di Alessandria dove la coppia si era trasferita per lavoro dato che la donna aveva ottenuto una cattedra per l'insegnamento. «Siamo vicini ai figli, siamo qui per partecipare e ricordare Patrizia, che si è fatta voler bene subito nella nostra piccola comunita», ha detto il primo cittadino. Dietro il gesto ci sarebbero problemi di depressione dell'uomo che, in carcere, ha pure tentato il suicidio venendo salvato dalla polizia penitenziaria.