Cereali: previsioni raccolto 2025 tra leggero incremento delle superfici, clima e mercato

Per tutelare le aziende fondamentali i progetti di filiera che valorizzano le produzioni locali

Anna Bosco 28/05/2025
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La campagna cerealicola 2024/2025 si sta per chiudere con segnali complessivamente positivi anche se non mancano elementi di preoccupazione legati soprattutto alle conseguenze degli sfasamenti climatici. 

Dal bilancio sui cereali autunno-vernini tracciato da Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e Coldiretti, il grano duro registra un ritorno a rese più soddisfacenti anche se i dati raccolti segnalano una contrazione media delle superfici coltivate tra il 6% e l’8%.

Superfici sostanzialmente stabili a livello nazionale per il grano tenero con un leggero incremento, in particolare nella provincia alessandrina, dove si registra un +10%. Le rese attese sono, invece, al di sotto della media storica. Nel complesso, al momento, la qualità del prodotto si conferma buona per tutte le principali colture.

I dati della stagione 2024/2025 evidenziano inoltre un aumento delle superfici coltivate a orzo del 4%, con produzioni nella media stagionale. Cresce anche l’interesse verso i cereali minori, in particolare il farro.

Sempre a livello provinciale, dal punto di vista tecnico agronomico, l’andamento climatico che sta caratterizzando questa primavera 2025, con abbondanti piogge e molta umidità, sta causando preoccupazioni per possibili attacchi fungini.

“Siamo in una fase molto delicata, chi ha eseguito correttamente i trattamenti non dovrebbe correre rischi ma, se la pioggia continua a cadere, la situazione potrebbe complicarsi”, sottolineano i tecnici Coldiretti Alessandria. Al momento non si possono ancora fare ipotesi sulla qualità del grano tenero alessandrino, anche se tutto lascia presagire che sarà una buona annata: le spighe si presentano sane e caratterizzate da un ottimo sviluppo vegetativo della pianta. A questa pioggia è bene però non segua un periodo di temperature troppo elevate e siccità altrimenti, proprio nel delicato momento della fioritura, ci si troverebbe di fronte a quella che viene chiamata “stretta” con conseguente perdita di qualità.

Rimane come sempre l’incognita prezzo per far fronte alle oscillazioni di mercato e tutelare gli agricoltori: l’obiettivo deve essere, tramite i contratti di filiera, quello di valorizzare al meglio le produzioni locali di grano, garantire una sempre più positiva remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti.

“La campagna 2024/2025 presenta luci che ci confortano, ma anche ombre che preoccupano. Auspichiamo un’inversione di tendenza, un ritorno a rese più soddisfacenti, condizioni climatiche più favorevoli e una qualità che si conferma un punto di forza per l’intera filiera agroalimentare italiana. Tuttavia, non possiamo ignorare la contrazione delle superfici dedicate, ad esempio, al grano duro, probabilmente legata ai risultati deludenti della raccolta 2023/2024”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

Per garantire una corretta remunerazione agli agricoltori e rendere sostenibile la coltivazione del grano duro, i contratti di filiera sono centrali per il futuro dell’agricoltura italiana, considerate le fluttuazioni legate all’invasione di cereale straniero. Un trend che negli ultimi anni ha visto una serie di Paesi, dal Canada alla Turchia, fino alla Russia, alternarsi di fatto nell’inondare il mercato italiano di prodotto, spesso in coincidenza con il periodo di raccolta, con il risultato di far crollare le quotazioni del grano nazionale.

“Ancor più alla luce di questi scenari, occorre ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito ad accordi di filiera come il progetto piemontese, insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest, di Gran Piemonte tramite il quale sono già stati seminati circa 9 mila ettari di grano tenero – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Risultati in crescita che migliorano di anno in anno con l’obiettivo di valorizzare al meglio le produzioni locali di grano, garantire una sempre più positiva remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti”.

Per questo, Coldiretti Alessandria rinnova uninvito ben preciso alle agroindustrie virtuose del territorio che si occupano di trasformazione, per valorizzare il prodotto locale e ottenere prodotti da forno veramente preparati con la farina a chilometro zero, per garantire reddito alle aziende e rispondere alle esigenze dei consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti, tutelando la biodiversità del territorio alessandrino.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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