Con il caldo record è fondamentale la collaborazione di tutti per garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio ambientale messe a rischio dagli incendi ed evitare, anche in occasione delle tradizionali grigliate di Ferragosto, il pericolo della diffusione delle fiamme favorito dalle alte temperature e da comportamenti imprudenti.
Un rischio reale per l’Italia che è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste dove solo due su tre sono curate con una gestione attiva con interventi colturali, mentre il resto è trascurato e quindi più vulnerabile: la provincia di Alessandria ha un patrimonio boschivo di circa 124.000 ettari sui complessivi 932.000 regionali.
“Complici le condizioni atmosferiche i boschi, resi più vulnerabili dai periodi di siccità, sono a rischio incendi: la mancanza di pioggia e il vento sono condizioni ideali per lo sprigionarsi di roghi – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Nel 2025 sono aumentati, a livello nazionale, del 60% gli ettari di terreni bruciati. Un danno immenso per il patrimonio ambientale: infatti, nelle foreste andate a fuoco saranno impedite per diversi anni tutte le attività tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati”.
La prima regola da seguire, ovviamente, è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.
Inoltre, non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative autonome.
Dal momento che circa il 60% dei roghi è doloso, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali: per questo è necessario mantenere le condizioni per un costante presidio da parte delle imprese agricole come sentinelle attive del territorio, soprattutto nelle aree interne, con un ruolo chiave anche nella prevenzione del dissesto idrogeologico.
“Un costo drammatico che i territori sono costretti ad affrontare ogni anno perché manca l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. E’ fondamentale segnalare tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva”.