Allarme Mattarella, mai più sottovalutare disastri clima

È un invito a non negare i cambiamenti climatici

Anna Bosco 27/11/2024
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«La natura, periodicamente, presenta il conto della costante propensione dell'uomo a trascurare gli equilibri dell'eco-sistema». Sergio Mattarella ieri ha lanciato l'allarme sulle troppe catastrofi, definite forse superficialmente "naturali", che investono l'Italia. È un invito a non negare i cambiamenti climatici ma soprattutto un richiamo alla politica che troppo spesso sottovaluta la portata degli eventi e ignora tutte quelle attività umane di prevenzione che potrebbero affievolire gli effetti dei disastri ambientali.

Il presidente della Repubblica ha fatto visita ad Alessandria dove si ricorda il trentennale dell'alluvione che piegò l'area di quattro province provocando 70 vittime e 2.226 sfollati, una regione in ginocchio. Il capo dello Stato insiste molto sul concetto di «fare memoria» di quello che fu «l'evento alluvionale più grave dell'intero Novecento in Piemonte».

Ricordare ed imparare dagli errori è importante perchè, spiega il presidente, «non è soltanto un esercizio di sensibilità e di rispetto nei confronti delle vittime e di coloro che sono rimasti segnati da quelle esperienze. È anche un esigente appello al senso di comunità e alla responsabilità di quanti ne hanno titolo».

Fare memoria è importante anche perchè «si sono violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti. Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino», ammonisce. «Serve prevenzione non si può più sottovalutare», ripete ancora Mattarella dopo aver ascoltato il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio chiedere provvedimenti per snellire la burocrazia.

«Bisogna guardare - insiste il presidente tra gli applausi dei circa di fronte ai duecento sindaci riuniti nel teatro cittadino - alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo, analoga all'andamento dell'evoluzione degli eventi naturali. Non basta proporsi di mitigare le avversità. Non sarebbe un proposito all'altezza delle attese e delle esigenze» perchè «le risorse del pianeta non sono infinite».

Chiarito il senso del richiamo, Mattarella riconosce anche i tanti passi avanti, lo spirito di solidarietà che anima gli italiani ogni volta che un'alluvione, una valanga, una qualsiasi tragedia ambientale colpisce il Paese: «nelle tragedie, la Repubblica ha sempre saputo essere presente, con le Forze dell'ordine, i Vigili del fuoco, le Forze armate, la Protezione Civile - nata proprio sulle spinte dell'emergenza - il sistema delle autonomie locali, le energie della società civile. L'Italia non si arrende. Fenomeni naturali avversi - ricorda - vedono in campo, in prima linea, l'esercito dei Sindaci, quella rete preziosa delle associazioni di volontariato: gli "angeli del fango" come sono stati definiti". Per questo "siamo orgogliosi delle prove fornite dal nostro sistema di Protezione Civile, non a caso preso ad esempio anche in altre nazioni».

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