HOME #drawMenuMobileItem( $link $currentLevel $!item.kid $content $children ) #drawMenuMobileItem( $link $currentLevel $!item.kid $content $children ) #drawMenuMobileChildren( $innerData $nextLevel $!item.kid ) #drawMenuMobileItem( $link $currentLevel $!item.kid $content $children ) #drawMenuMobileChildren( $innerData $nextLevel $!item.kid ) #drawMenuMobileItem( $link $currentLevel $!item.kid $content $children ) #drawMenuMobileItem( $link $currentLevel $!item.kid $content $children ) #drawMenuMobileItem( $link $currentLevel $!item.kid $content $children ) AdnKronos
I Viaggi di un artista: Guido Boggiani

La mostra si terrà al Museo del Paesaggio di Verbania dal 1 giugno al 3 novembre 2024

24/07/2024
d'annunzio.JPG - {d'annunzio.JPG} - [5999]
Foto della mostra

Al Museo del Paesaggio di Verbania la mostra che per la prima volta racconta Guido Boggiani artista con una cinquantina di tele, disegni inediti, documenti, foto. Quattro le sezioni che ripercorrono la sua vita e i suoi viaggi: dal Lago Maggiore agli anni romani con la crociera con D'Annunzio in Grecia, dalle esplorazioni in Sudamerica a stretto contatto con le popolazioni indigene all'eredità di Boggiani 1 giugno 2024 - 3 novembre 2024
Museo del Paesaggio, Palazzo Viani Dugnani, via Ruga 44, Verbania.
Orari : 10 - 18 (chiuso martedì)
Una mostra che per la prima volta indaga l'artista Guido Boggiani, noto pittore, etnologo, esploratore ed antropologo. Sarà allestita fino al 3 novembre 2024 a Palazzo Viani Dugnani del Museo del Paesaggio di Verbania, sul Lago Maggiore (Piemonte).
"Più oltre, più oltre nel nuovo". I viaggi di un artista: Guido Boggiani a cura di Aurora Scotti con Federica Rabai e Stefano Martinella propone una cinquantina di opere tra tele, disegni, documenti anche inediti e riproduzioni fotografiche che ripercorrono buona parte del percorso artistico di Boggiani e dei suoi viaggi. L'esposizione sarà accompagnata da una serie di eventi
collaterali.
L'artista nasce il 25 settembre 1861 a Omegna sul Lago d'Orta e cresce nella villa di famiglia di Stresa, sul Verbano.
Molto si è detto, e scritto, di Guido Boggiani esploratore tra Paraguay, Brasile e Argentina e in particolare delle sue esperienze a stretto contatto con le popolazioni indigene del Chaco. Il suo spiccato interesse per le scienze antropologiche lo ha portato più volte, dall'età di 26 anni, in America Meridionale; viaggi che hanno profondamente influenzato le sue opere. Poco è stato indagato invece della sua attività pittorica.
Allievo di Filippo Carcano, era già in giovane età un artista affermato, a Milano prima, in particolare con i suoi paesaggi del Lago Maggiore, a Roma poi.
Il trasferimento nella Capitale per ampliare le proprie esperienze dopo i numerosi consensi ricevuti. Durante il soggiorno romano accresce la sua fama e pur rimanendo fedele al rapporto col vero e al tema del paesaggio, Boggiani tesse relazioni con movimenti culturali che miravano al rinnovamento delle arti; in quel contesto la nascita dell'amicizia con Gabriele D'Annunzio ed Edoardo Scarfoglio.
Il titolo della mostra "Più oltre, più oltre nel nuovo" è proprio una citazione da Maia, il poema di Gabriele D'Annunzio pubblicato nel 1903 dove il Vate ricorda con commozione l'amico Boggiani da poco scomparso; lo definisce un Ulisside, spinto dalla sete di conoscenza ad avventurarsi sempre "più oltre, più oltre nel nuovo".
Con D'Annunzio, Edoardo Scarfoglio, Pasquale Masciantonio e Georges Hérelle, Boggiani condivise la crociera sullo yacht Fantasia, un viaggio per mare in Grecia e nell'Italia Meridionale nell'estate del 1895, al rientro dalla sua prima esperienza in Sudamerica.
Nel corso della crociera la stesura di un vero e proprio diario di viaggio e di convivenza
con gli altri ospiti a bordo.
"Ed ora incomincerà la fatica di raccontare agli amici quanto ho veduto in questi due mesi di viaggio interessantissimo; cosa non tanto facile in verità, poiché molto ho veduto, e moltissime delle cose vedute sono estremamente difficili da descrivere" annotava Boggiani.
Dal 1887 la ripresa delle spedizioni sudamericane dell'artista-esploratore. Nel 1896 realizza proprio nella foresta il suo monumentale trittico Il Pan di Zucchero (1901), oggi della Galleria Giannoni di Novara, in prestito per la mostra verbanese. Sarà il suo ultimo lavoro. Durante un nuovo viaggio nel Chaco paraguayano non darà più notizie di sé e i resti dell'artista, ucciso con un colpo alla testa, saranno ritrovati solo un anno dopo durante una spedizione appositamente organizzata.
La mostra allestita al Museo del Paesaggio racconta in quattro sezioni le principali tappe del viaggio artistico e tra città e continenti del pittore - esploratore: i paesaggi del lago Maggiore con grandi quadri ad olio ed affascinanti disegni tra lago e montagna; gli anni romani (dove realizzò anche diversi ritratti) e la Grecia; il Sudamerica con l'imponente Il Pan di Zucchero e disegni ed acquerelli; l'ultima sezione è dedicata all'eredità di Boggiani, ai suoi studi antropologici, alle foto da lui scattate durante la permanenza a stretto contatto con le popolazioni indigene che vengono accostate ad alcune opere dell'artista.
"Questa mostra vuole riconsiderare la vita e l'opera pittorica di Guido Boggiani, formatosi a Milano all'Accademia di Brera seguendo le linee di ricerca di Filippo Carcano e in parallelo con Eugenio Gignous ma poi attivo in più contesti, lontani dalla sua terra natale. Ripartendo dalle ricerche fatte da Guido Cesura a metà degli Anni Ottanta, abbiamo cercato di collegare gli approfondimenti sull'artista all'importante fondo di disegni in possesso del Museo del Paesaggio e fino ad ora pressoché inediti, in parte relativi alle esperienze giovanili e romane del pittore" spiega la curatrice Aurora Scotti.
"Indagare e raccontare l'artista Boggiani da tempo era nelle intenzioni del Museo del
Paesaggio. Disegni e tele della nostra collezione sono stati messi in sicurezza e restaurati proprio in occasione della mostra" aggiunge la conservatrice del museo Federica Rabai.
In esposizione tele della collezione del Museo del Paesaggio e prestiti, schizzi, disegni, documenti, riproduzioni fotografiche di alcuni ritratti di popolazioni sudamericane della Società Geografica Italiana.
Nella collezione del Museo Paesaggio tele di Boggiani con scorci dei dintorni del Lago Maggiore che raccontano un naturalismo lombardo puro. Vennero donate dal fratello dell'artista che sempre rimase legato alla sua terra natale.
Alcune istantanee esposte immortalano il pittore al lavoro nelle selvagge aree sudamericane. Non mancano diplomi, premi e riconoscimenti legati all'artista ed
esploratore omegnese.
"Più oltre, più oltre nel nuovo". I viaggi di un artista: Guido Boggiani è organizzata dal Museo del Paesaggio con il sostegno di Comune di Verbania, Regione Piemonte, Fondazione Cariplo, Lions Club Verbania e il patrocinio di Comune di Omegna, Comune di Stresa, Distretto Turistico dei Laghi e Società Geografica Italiana.
Saranno proposti una serie di eventi collaterali alla mostra, sempre a Palazzo Viani Dugnani:
21 giugno l h.18.30
Incontro con Maurizio Leigheb Guido Boggiani: da artista ad etnologo.
5 luglio l h.18.30
Presentazione del libro di Laura Pariani Selvaggia e aspra e forte.
19 luglio l h.18.30
Presentazione documentario di Alberto Caspani Guido Boggiani: un ulisside nel Gran
Chaco del Paraguay.
7 settembre l h.15
Con Stefano Martinella visita guidata alla mostra e ai depositi del museo alla scoperta
di Guido Boggiani.
27 settembre l h.18.30
Incontro con Mario Cimini La crociera della Fantasia: D'Annunzio, Boggiani, Hérelle,
Scarfoglio.
19 ottobre l h.15
Con Stefano Martinella visita guidata alla mostra e ai depositi del museo alla scoperta
di Guido Boggiani.
19 ottobre l h.15
Con Laura Grassi laboratorio didattico per bambini dai 5 anni dedicato a Guido
Boggiani.

INFORMAZIONI:
Museo del Paesaggio, Palazzo Viani Dugnani, Via Ruga 44 Verbania
segreteria@museodelpaesaggio.it www.museodelpaesaggio.it

GUIDO BOGGIANI Nato ad Omegna nel 1861 da una famiglia novarese di proprietari terrieri, dove possiede una villa, conosce Filippo Carcano, caposcuola del paesaggio naturalistico lombardo, diventandone allievo.
Affermatosi giovanissimo ritraendo paesaggi del Lago Maggiore o di località vicine, conosce a Roma Gabriele D’Annunzio, il quale lo introduce nella bella società romana e nei circoli artistico-letterari dei giovani talenti.
A 26 anni Guido Boggiani modifica radicalmente la propria esistenza: rinuncia ad un sicuro successo d’artista e si imbarca per il Sud America alla scoperta della tribù dei Caduvèi, spostando i suoi interessi artistici nel campo etnografico. Oltre a realizzare dipinti, durante questo viaggio egli produce una serie di schizzi a matita e china, alcuni ritratti, sugli usi, costumi, attività degli indigeni, e scrive il testo della sua opera principale: Viaggi di un artista nell’America Meridionale: i Caduvèi. In una seconda spedizione realizzerà anche ritratti fotografici di Indios.
Nel 1901 Boggiani parte per il Chaco settentrionale, alla ricerca di una tribù sconosciuta. Ha appena compiuto 40 anni e da quel viaggio non farà più ritorno.
IL MUSEO DEL PAESAGGIO DI VERBANIA (PIEMONTE, LAGO MAGGIORE) E' il 1909 quando Antonio Massara e l’associazione intercomunale “Pro Verbano” fondano a Pallanza il Museo Storico Artistico del Verbano e delle Valli adiacenti che pochi anni dopo verrà ribattezzato "Museo del paesaggio”. Massara, insegnante e studioso di cultura locale, individua proprio nel paesaggio il maggiore valore del territorio del Verbano. Oggi il museo, in tre sedi, vanta collezioni permanenti e mostre temporanee e ospita diversi eventi. Il nucleo centrale è palazzo Viani Dugnani al quale si affiancano Casa Elide Ceretti e Palazzo Biumi Innocenti.
L’intero piano terra di Palazzo Viani Dugnani è dedicato allo scultore impressionista Paolo Troubetzkoy (1866-1938), nato a Intra, sul lago Maggiore. Per desiderio dell’artista stesso, i suoi eredi donano al Museo del Paesaggio tutte le opere in gesso lasciate sia nella residenza verbanese che nello studio di Neuilly sur Seine, in Francia.
Sempre per la scultura, la sala dedicata alla figura di Arturo Martini costituisce uno dei nuclei fondamentali del museo: la selezione di opere proposte copre tutto il percorso
artistico dello scultore ed è articolata in senso cronologico.
Il Museo del Paesaggio ha una ricca collezione di opere pittoriche allestite nel piano nobile di Palazzo Viani Dugnani che ospita anche, in modo permanente, la sala degli affreschi del Quattrocento. Le opere, realizzate prevalentemente tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, sovente raffigurano il paesaggio lacustre e montano del Verbano e delle aree adiacenti. Tra gli artisti in collezione lo scapigliato intrese Daniele Ranzoni e il suo primo maestro Luigi Litta; il romanticismo del pittore di montagna Federico Ashton; esponenti del naturalismo lombardo quali Achille Tominetti, Eugenio Gignous, Guido Boggiani; il verismo di Arnaldo Ferraguti; il simbolismo di Sophie Browne della Valle di Casanova; quindi i divisionisti, di cui si segnalano, tra gli altri, Vittore Grubicy De Dragon, Carlo Fornara, Cesare Maggi, Guido Cinotti; fino ad alcuni maestri del Novecento tra cui Siro Penagini e Mario Tozzi.
A Palazzo Viani Dugnani temporaneamente esposte anche due Allegorie di Paolo
: Allegoria con la sfera armillare e Allegoria della scultura.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy