La Cassazione annulla la condanna a Roberto Rosso
La sentenza che aveva condannato l'ex assessore regionale di Fratelli d'Italia era illegittima
La Cassazione ha annullato ieri, perché illegittima, la sentenza che aveva condannato Roberto Rosso, ex assessore regionale di Fratelli d’Italia (e nella sua lunga carriera già più volte parlamentare e sottosegretario di Stato). Il Processo d'appello sarà quindi da rifare con le nuove regole che sarà proprio la Cassazione a dettare dopo che – come detto - nella serata di lunedì ha annullato la sentenza che lo aveva condannato a quattro anni e quattro mesi di carcere con rinvio. Sarà quindi un nuovo giudizio a stabilire se il politico di Moncalieri, difeso dagli avvocati Giorgio Piazzese e Franco Coppi, sia colpevole o innocente.
Roberto Rosso, si è sempre dichiarato innocente ed ha sempre sostenuto di non sapere che le persone con cui aveva parlato nel corso della campagna elettorale, Onofrio Garcea e Domenico Viterbo (entrambi già condannati in via definitiva), trattando pacchetti di voti e pagando 7.900 euro a fronte di una promessa di 15mila, fossero esponenti di famiglie mafiose. Adesso si riparte in pratica da zero, o meglio dalla condanna in primo grado. A pronunciarsi dovrà essere un nuovo collegio della corte d'appello di Torino. Per il momento nessun commento nè da parte dell’interessato né dai suoi avvocati. Per ogni valutazione più approfondita si attendono le motivazioni della sentenza.