L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna a ospitare giovedì 13 novembre 2025, alle ore 20.30, il direttore inglese Alpesh Chauhan in un concerto all’Auditorium Rai ‘Arturo Toscanini’ di Torino.
L’appuntamento, trasmesso in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura, propone un programma che attraversa tre capolavori del repertorio romantico e novecentesco.
Ad aprire la serata sarà l’Overture da concerto in si minore op. 26 ‘Die Hebriden - La grotta di Fingal’ di Felix Mendelssohn-Bartholdy, ispirata alla visita del compositore, nell’agosto del 1829, alle suggestive coste e grotte dell’arcipelago scozzese delle Ebridi.
Seguirà il Concerto in re minore per violino e orchestra op. 15 di Benjamin Britten, che vedrà protagonista la violinista olandese Simone Lamsma, tra le interpreti più affermate della scena internazionale. Scritta nell’estate del 1939 durante un soggiorno a Long Island, la pagina fu presentata in prima assoluta alla Carnegie Hall di New York nel 1940, con Antonio Brosa al violino e John Barbirolli sul podio della New York Philharmonic. Considerata una prova di alto virtuosismo e intensa espressività, l’opera venne successivamente rielaborata dallo stesso Britten.
A concludere il programma sarà la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 di Johannes Brahms, celebre soprattutto per il terzo movimento, una delle pagine più amate del repertorio romantico, utilizzata anche dal regista Anatole Litvak nel film «Aimez-vous Brahms?».
Alpesh Chauhan, già direttore principale della Filarmonica Arturo Toscanini di Parma fino al 2020 e oggi direttore musicale della Birmingham Opera Company, è anche direttore ospite principale dei Düsseldorfer Symphoniker e direttore associato della Bbc Scottish Symphony Orchestra. È presenza regolare sul podio dell’Orchestra Rai, con la quale ha collaborato per l’ultima volta nel marzo 2024, sempre accanto a Simone Lamsma.
Definita dalla critica «una delle personalità più influenti del mondo musicale contemporaneo», Lamsma collabora con orchestre prestigiose come quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Chicago e la London Symphony Orchestra, la New York Philharmonic e la Los Angeles Philharmonic, distinguendosi per un repertorio che unisce i grandi classici agli autori contemporanei.