Nell'aula magna della Cavallerizza Reale, in via Verdi a Torino, è stato inaugurato l'anno accademico sportivo 2025/2026. Università, Politecnico e Cus si sono legati insieme per sottolineare come le carriere da studente e sportivo possano convivere e, anzi, essere un valore.
«Il Cus - afferma Cristina Prandi, la prima rettrice donna nella storia dell'Università di Torino - è la casa dello sport torinese. Il programma 'Dual career' continua a crescere e unire studio, sport e merito e a parlare sono i numeri: nel 2024/2025 ci sono stati 196 studenti inseriti nel programma, in precedenza erano stati 177 e 99, significa che il modello funziona. Stiamo anche migliorando le infrastrutture, Torino ha sistemi solidi e inclusivi per fare e promuovere lo sport».
«In questo periodo stiamo sentendo di fatti aberranti che riguardano la nostra comunità, ma chi fa sport non si comporta così perché ha valori umani differenti" ha sottolineato Riccardo D'Elicio, presidente del Cus Torino.
«Il destino - ha detto Domenico Carretta, assessore comunale allo sport a Torino - ci sa sorprendere. Qualche settimana fa eravamo a inaugurare lo stadio dedicato a Primo Nebiolo che ha creato generazioni che non dovessero scegliere tra studio e sport, mentre oggi ci prepariamo a tagliare il nastro di grandi eventi come Atp Finals, il rugby e la maratona: lo sport di base caratterizza questa città, così rafforziamo questi grandi eventi che portano ricadute economiche fondamentali per investire».
«Bisogna imparare - le parole dell'assessore regionale allo sport, era presente Paolo Bongioanni - il senso della comunità e del rispetto, io l'ho imparato grazie allo sport perché ho appreso come si reagisce alle difficoltà e ho fatto miei tanti altri valori. E ringrazio chi li trasmette, proprio come D'Elicio».
Per Stefano Mossino, presidente regionale del Coni Piemonte, «l'offerta sportiva è importante anche per attrarre cervelli e creare filiere produttive perché c'è un legame indissolubile tra sport e percorso universitario, sono capisaldi insolubili per l'eruzione e per la crescita».