Stop a metro e ascensori gratuiti

Cambiano le regole del trasporto pubblico: gratis di notte (22-5) e di domenica

Vittorio Magni 23/10/2025
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Servizio di trasporto pubblico: cambiano le regole. Stop alla gratuità sulla metropolitana e sugli ascensori per i residenti dal primo novembre. Una sperimentazione permetterà di viaggiare gratuitamente nelle ore notturne, dalle 22 alle 5, e per l’intera giornata della domenica. Il nuovo piano tariffario di Amt, presentato a Palazzo Tursi, mira «a ristabilire ordine e sostenibilità economica».
Restano gratuite solo alcune categorie, in particolare gli under 14 residenti e le matricole universitarie con Isee fino a 13mila euro, mentre gli over 70 potranno continuare a viaggiare senza pagare solo se il reddito familiare non supera i 12mila euro. Tutti gli altri cittadini saranno chiamati a sottoscrivere nuovi abbonamenti, con tariffe differenziate in base al reddito e finalizzate a riportare equilibrio nei conti.
Il sistema di abbonamenti cambia profondamente: scompare l’abbonamento unico agevolato da 295 euro e arrivano fasce tariffarie più articolate, con 395 euro per l’integrato urbano ed extraurbano destinato a chi ha redditi superiori a 12mila euro, 350 euro per l’abbonamento solo urbano o solo extraurbano e 120 euro per le fasce più basse. I biglietti singoli rimangono invariati, 2 euro per Amt e 2,20 per l’integrato con Trenitalia, così come carnet, settimanali e mensili già aggiornati nel 2024.
Tra le novità più significative compare un abbonamento annuale da 160 euro dedicato a chi utilizza solo ascensori, funicolare Sant’Anna, taxibus e linee periferiche, una misura pensata soprattutto per i residenti dei quartieri collinari che devono muoversi quotidianamente su tratte brevi.
Accanto alle tariffe aggiornate, il Comune ha deciso di sperimentare la gratuità della rete durante la notte e la domenica, una misura che punta a favorire chi sceglie il trasporto pubblico in orari di bassa affluenza e a ridurre il traffico privato, con vantaggi per la sicurezza stradale e l’ambiente.
Il nuovo piano rientra in un progetto di risanamento da circa 60 milioni di euro, di cui 10 milioni dovranno derivare dalle tariffe. L’obiettivo è garantire la sopravvivenza dell’azienda e finanziare investimenti in nuovi mezzi elettrici, infrastrutture e servizi digitali, assicurando che il trasporto pubblico resti efficiente e affidabile nel tempo.
Non mancano le critiche da parte dei sindacati e di alcune associazioni di pendolari, preoccupati per l’aumento dei costi e l’impatto sulle famiglie dei comuni dell’entroterra. Una manifestazione è già stata annunciata per il 30 ottobre, con la richiesta di un confronto prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe.
Dal Comune arriva però la rassicurazione che nessuna linea sarà tagliata e che l’obiettivo è garantire un servizio sostenibile, evitando sprechi e finanziamenti straordinari a scapito della collettività. Il nuovo sistema di tariffe, secondo l’amministrazione, punta a riportare ordine e responsabilità in un settore che negli ultimi anni aveva accumulato inefficienze e perdite consistenti.
Per i cittadini, il cambiamento sarà evidente: meno gratuità, più regole, ma anche opportunità, con la sperimentazione della gratuità notturna e domenicale e con un sistema più chiaro e trasparente per chi deve pagare. «La città si muove verso un modello di trasporto pubblico più realistico, fondato su equità e sostenibilità, in cui le risorse vengono allocate secondo priorità e chi può contribuisce in modo proporzionato, garantendo un servizio stabile e duraturo», fanno sapere dal Comune.
L’esperimento della rete gratuita, avviato negli ultimi anni, non ha retto alla prova dei conti e ora si chiude, nonostante abbia portato migliaia di persone in più ad usare i mezzi pubblici. La priorità torna a essere il buon funzionamento dell’azienda e la certezza che chi utilizza il trasporto pubblico, anche se in parte paga, possa contare su mezzi efficienti e collegamenti regolari.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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