Ape Confedilizia al vescovo Tasca: "Non condivisibili le sue parole su turismo e affitti"
Vincenzo Nasini e Paolo Prato si dicono disposti a informare meglio il monsignore sulle dinamiche di questo settore
Le parole di monsignor Marco Tasca, in occasione della festività di San Giovanni Battista, fanno infuriare Confedilizia Liguria e Ape Confedilizia Genova, associazione storica dei proprietari di case. "Non condividiamo la definizione del turismo come settore a bassa produttività, essendo anzi lo stesso settore una delle principali risorse economiche per la Liguria e per Genova, oltre che d’Italia in generale - dicono Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova, e Paolo Prato, presidente della Federazione Ligure della Proprietà edilizia - Tanto meno risulta (ma di questo dovrebbero meglio rispondere le associazioni di categoria del turismo) che lo stesso settore occupi lavoratori precari o sottopagati; affermazioni per le quali non sappiamo su quali dati ci si fondi. Ancora meno si può condividere l’affermazione relativa al fatto che i proprietari trasformerebbero – citando il messaggio di monsignor Tasca - «case e alloggi in B&B per aumentare gli affitti ordinari». Va ribadito piuttosto che per risolvere il problema abitativo appare assolutamente necessario introdurre misure capaci di incentivare l’utilizzo di contratti di locazione concordati. Anziché punire e stigmatizzare altre tipologie contrattuali, comunque lecite e rientranti nel fondamentale solco delle libertà economiche e della tutela della proprietà immobiliare". Le stesse valutazioni per i contratti per gli studenti universitari che come forse non è a tutti ancora noto hanno formato di recente l’oggetto di un nuovo accordo territoriale, sottoscritto anche da Ape Confedilizia. Inoltre, Ape Confedilizia Genova ha in corso una convenzione stipulata con l’Università di Genova. Vincenzo Nasini e Paolo Prato concludono dicendo che resteranno a disposizione "dell’arcivescovo di Genova per ogni approfondimento e chiarimento del caso. Peraltro, lo stesso Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero e altre istituzioni religiose facenti riferimento alla chiesa genovese sono nostri soci e si avvalgono dei nostri uffici per la stipula di contratti di locazione».