Genova: è l'ora di scegliere il sindaco

Oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15 seggi aperti. Una piccola guida per non sbagliare a compilare la scheda elettorale

24/05/2025
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Ventiquattro ore di seggi aperti spalmate su due giorni per scegliere il nuovo sindaco. Oggi e domani 481.754 genovesi saranno chiamati a votare per scegliere il successore di Marco Bucci alla guida della città. In Liguria ci saranno altri quattro Comuni più piccoli (Orero, Rossiglione, Sassello e Vallecrosia) in cui si terranno le elezioni amministrative per u totale di altri 11.063 cittadini. E in un momento sempre molto importante nella vita di una comunità, il primo e più importante appello è quello a non disertare le urne. In particolare ad una tornata amministrativa che si annuncia tanto decisiva ed equilibrata, ogni singolo voto sarà determinante, nessuno potrà sentirsi ininfluente. Proprio per adempiere al meglio il proprio diritto-dovere di cittadino, è opportuno ricordare alcune regole generali che garantiscono di non sbagliare. 
Preparati al seggio
Innanzitutto, può sembrare banale, ma occorre sapere bene che i seggi oggi e domani non saranno aperti negli stessi orari. Oggi saranno accessibili dalle 7 alle 23, domani solo dalle 7 alle 15. Nessuna paura se ci dovessero essere code dell'ultimo minuto: chi alle 15 si troverà all'interno della struttura che ospita il seggio avrà diritto a ricevere la scheda. È però fondamentale arrivare muniti di due documenti: quello di riconoscimento in corso di validità (carta d'identità, o passaporto, o patente) e la tessera elettorale. Chi non la trovasse o ne avesse una senza più spazi per i timbri, potrà chiederne un duplicato negli uffici anagrafe del Comune (corso Torino 11) o in quelli di tutti i Municipi, aperti negli stessi orari dei seggi.
Il voto più semplice
Per chi non si sentisse troppo sicuro, o avesse timore di commettere errori in cabina, il consiglio più semplice è quello di guardare bene come è fatta la scheda elettorale (qui riprodotta in fac simile) che sarà consegnata. Per votare il sindaco preferito è sufficiente fare una “X” sul nome scritto più grande in stampatello in nero. Già questo costituisce un voto valido. Un'avvertenza: essendo riportato in molti simboli di lista il nome del candidato sindaco sostenuto, non si creda che si debba segnare anche tutti i loghi in cui il nome compare, perché così verrebbe annullato il voto di lista. Per votare solo il sindaco, la croce va messa sul nome scritto in alto al di fuori dei loghi.
L'altro voto facile
Un altro modo a prova di errore per esprimere il proprio voto e anzi per rafforzarlo, è quello di mettere solo una “X” su uno dei simboli delle liste che sostengono il candidato sindaco prescelto. Chi sa per quale lista votare, è sufficiente che segni solo il suo logo che appare sulla scheda. In questo caso il voto è completo, valido e va anche al candidato sindaco. Importantissimo: non segnare mai due simboli di partiti diversi.
La preferenza al consigliere
Chi vuole indicare anche un candidato alla carica di consigliere comunale, che sosterrà il proprio sindaco nel corso del mandato amministrativo, dovrà scrivere il cognome di questo candidato sulla riga accanto al simbolo della lista per cui si presenta. Potrà scriverne anche due, purché uno sia uomo e l'altra donna.
Il voto disgiunto
La legge consente di esprimere il cosiddetto voto disgiunto. Di scegliere cioè un sindaco, ma di votare contemporaneamente anche per una lista che non lo sostiene. È l'opzione a maggior rischio di errore e richiede anche molta consapevolezza del valore politico dell'espressione di voto. Serve  a esprimere la preferenza per un partito in cui si ha fiducia, o per dare il voto a un candidato consigliere amico, ma contemporaneamente di indicare che questi non sostengono la figura che si vorrebbe come sindaco. In questo caso va fatta una “X” sul nome del sindaco (scritto in nero, in alto, fuori dai loghi) e un'altra sul logo della lista preferita che non lo sostiene. Se si esprime anche la preferenza al consigliere, questo deve appartenere alla lista indicata.
La seconda scheda
Le indicazioni sopra riportate si riferiscono tutte al voto per eleggere il sindaco e il consiglio comunale. Ai seggi tuttavia verranno consegnate due schede. Quella azzurra servirà appunto per il Comune, quella rosa invece servirà ad eleggere il presidente del proprio Municipio e i relativi consigli. Per un voto corretto valgono le stesse regole del consiglio comunale.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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