Dopo la scomparsa di Paolo Vitelli, muore nella scorsa notte a Torino a 82 anni Maria Grazia Sestero, deputata di Rifondazione Comunista, assessora in Provincia e a Torino, consigliere regionale, per il Partito Comunista Italiano. Alle spalle una lunga militanza nella sinistra, nell'Anpi ed è stata promotrice di varie iniziative.
«Ci ha lasciato Maria Grazia Sestero, consigliera e assessore comunale e regionale, parlamentare, dirigente della sinistra. Ne ricordo la competenza, la passione civile, l'attenzione e la cura per le persone, l'amore per l'insegnamento e per una scuola aperta all'innovazione - ha commentato Piero Fassino - Una donna che ho avuto la fortuna di avere al fianco per anni e che lascia un segno indelebile nei tanti che l'hanno stimata e apprezzata».
Anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha espresso il cordoglio della comunità sabauda «Con la scomparsa di Maria Grazia Sestero ci lascia una parte importante della storia politica di Torino, sempre a disposizione della comunità. Ho avuto il privilegio di lavorare con lei, ci mancheranno molto la sua intelligenza e la sua ironia».
«Maria Grazia è stata una donna forte, determinata, concreta. Doti che applicava nell'impegno pubblico». Così Così Nino Boeti, presidente dell'Anpi provinciale di Torino, commenta la morte di Sestero e ne ricorda il suo ruolo politico e il suo impegno nell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di cui era stata presidente torinese.
«Non un luogo per non annoiarsi e nel quale impegnare il tempo dell'età matura, ma un luogo nel quale continuare l'impegno civile e politico, onorando la memoria dei partigiani e delle partigiane e continuando la loro battaglia per un mondo diverso e migliore - aggiunge Boeti - Maria Grazia è stata una donna dotata di straordinaria ironia».
«Nel nostro ultimo incontro a casa sua, durante la malattia, abbiamo parlato di politica, dell'attuale governo cosi lontano da noi e dai nostri ideali, dell'Anpi, del 25 Aprile prossimo e dell'Ottantesimo, delle iniziative che stiamo portando avanti - ricorda Boeti -. Abbiamo anche riso e scherzato nonostante la malattia che lei ha affrontato con il solito coraggio. Avevi ancora sogni e progetti da portare avanti. Ciao Maria Grazia, cercheremo di farlo, per quanto ci sarà possibile, nel tuo nome. Fai buon viaggio», conclude Boeti.