In occasione del 91esimo anniversario della canonizzazione di Don Bosco, è stata inaugurata a Torino la nuova piazza Maria Ausiliatrice, riqualificata tenendo conto della storia del luogo, meta da sempre di pellegrini e turisti per la presenza delle comunità salesiane e della Basilica santuario di Maria Ausiliatrice.
Lo spazio è stato riorganizzato rendendolo più vivibile, con una attenzione al cambiamento climatico. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco del Comune di Torino Stefano Lo Russo, l'assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta, il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri, il nuovo rettore maggiore della Congregazione Salesiana don Fabio Attard e il rettore della Basilica don Michele Viviano.
«La nuova piazza Maria Ausiliatrice – ha dichiarato Stefano Lo Russo – aggiunge un ulteriore tassello al percorso di trasformazione di Torino, rendendola sempre più bella, vivibile e sostenibile. Particolarmente significativo che l'inaugurazione avvenga nella ricorrenza della canonizzazione di Don Bosco e alla presenza del nuovo rettore maggiore dei Salesiani, che sottolinea il forte legame tra la città e l'opera salesiana».
«Questa piazza – ha aggiunto – è un simbolo di come Torino stia cambiando: con interventi che migliorano la qualità della vita nei quartieri rispettando il valore dei luoghi e della storia, con spazi pubblici più accoglienti, sicuri e a misura di persone».
L'intervento ha raccolto le molteplici esigenze delle realtà che vi si affacciano: oltre al complesso della Basilica, la chiesa parrocchiale e l'Istituto delle figlie di Maria Ausiliatrice. L'ampia pedonalizzazione, il ridisegno delle pavimentazioni, l'ampliamento delle aree verdi le ridanno valore e consentono adesso la piena visuale del complesso architettonico, della statua di Don Bosco e del fronte della Basilica. Gli interventi contribuiscono alla mitigazione della vulnerabilità climatica attraverso l'impiego di soluzioni e materiali innovativi a basso impatto ambientale, come pavimentazioni drenanti e elementi naturali. Auspichiamo possa servire a rilanciare l’area e a contrastare il degrado diffuso.