Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato nei giorni scorsi il Decreto di assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) 2025, principale fonte di finanziamento ministeriale per le Università: il Politecnico di Torino ha primeggiato, confermandosi al vertice del sistema universitario, registrando quest’anno un incremento pari al 6% relativo all’assegnazione dei fondi complessivi, ordinari e straordinari.
Relativamente al fondo ordinario, per il Politecnico di Torino questo è cresciuta del 14,05%, a fronte del 11,56% di aumento dello stanziamento ministeriale, con un incremento complessivo di 21,1 Milioni di euro rispetto al 2024.
«Questo risultato è per noi molto importante perché testimonia come il nostro continuo e attento controllo di gestione di tutti gli aspetti di governo di Ateneo, dalle voci di bilancio al reclutamento, porti al rilevamento oggettivo della qualità e razionalità delle azioni in attuazione del programma di mandato – commenta il Rettore Stefano Corgnati – Il lavoro fatto da tutti gli uffici e dagli Organi di Governo consente infatti di mettere in atto delle politiche pienamente sostenibili quindi valutate positivamente dagli indicatori prestazionali ministeriali che conducono alle assegnazioni dei fondi. Attuare politiche di qualità e sostenibili con un monitoraggio costantemente basato sull’analisi dei dati caratterizza il nostro modello di lavoro».
Nel dettaglio operativo, il finanziamento ministeriale del MUR si compone di una Quota base, che rispecchia prevalentemente l’aspetto dimensionale degli atenei (numerosità degli studenti) e che pesa per il 60% nella definizione dei risultati globali, e da una Quota premiale che è invece legata maggiormente alla performance su alcuni indicatori (principalmente risultati VQR - Valutazione Qualità della Ricerca, qualità del reclutamento e ulteriori indicatori trasversali). A queste si affianca una voce di Intervento Perequativo che ha l’obiettivo di evitare che gli Atenei siano sovra finanziati o sotto finanziati in misura eccessiva rispetto all’anno precedente.
La Quota base del Politecnico, pur rimanendo stabile come peso sul sistema (2,4%), registra un incremento di 16,7 milioni di euro rispetto al 2024, dovuto principalmente a circa 10 milioni di euro legati al consolidamento di voci di finanziamento straordinarie di anni precedenti e alla crescita del peso della 'Quota Base Costo Standard' da 2,61% a 2,63% relativa all’aspetto più dimensionale, cioè alla numerosità degli studenti regolari entro il primo anno ‘fuori corso’ della Laurea Triennale e Magistrale e i Dottorandi con Borsa.
La Quota Premiale, maggiormente legata alle performance dell’Ateneo, registra un incremento di 4,2 milioni di euro rispetto al 2024. A tale quota contribuiscono tre voci di finanziamento. Il suo miglioramento si deve principalmente a un indicatore di performance delle ‘Politiche di reclutamento’ che valuta sia la qualità della ricerca dei soggetti che nell’ultimo triennio sono stati reclutati dall’Ateneo sia gli avanzamenti di carriera, e che ha portato una crescita del peso del nostro Ateneo sul sistema da 1,99% a 2,23%, con un aumento di 1milione di euro.
A questo si affianca il miglioramento di un indicatore composito denominato ‘riduzione diVARi’ che ha visto per l’Ateneo una crescita di peso sul sistema da 2,75% nel 2024 a 2,92% nel 2025 con un aumento di 1,4 milioni di euro.SI tratta di un indicatore che misura la performance, in quasi tutti i casi una buona crescita, su cinque ambiti legati a Internazionalizzazione, Ricerca e Trasferimento tecnologico – tra i pilastri del Piano strategico di Ateneo –, Didattica, Servizi agli Studenti e Politiche di reclutamento.
«Questo risultato è stato possibile anche grazie a una gestione attenta e mirata delle risorse dell’Ateneo nel 2024. Abbiamo rispettato i limiti fissati dal Ministero, raggiungendo il pareggio tra risorse spese previste e spese, quasi il 100% dell’utilizzo delle risorse disponibili (99,95%), il valore migliore a livello nazionale. Questo ci ha permesso di ottenere l’intera quota di finanziamento dedicata alla valorizzazione della ricerca, risultato davvero eccellente», ha specificato ilVicerettore alla Pianificazione delle risorse Stefano Zucca.
«L’incremento del finanziamento ordinario è il frutto anche del grande impegno di tutta la struttura tecnico amministrativa e del personale docente e ricercatore. Grazie al lavoro di tutta la nostra comunità abbiamo potuto migliorare gli indicatori che determinano l’allocazione del Ffo, nella direzione segnata dal piano strategico», annota il Direttore Generale del Politecnico, Vincenzo Tedesco.
Complessivamente, nel confronto con alcuni Atenei di riferimento (Roma La Sapienza, Bologna, Padova, Napoli Federico II, PoliMI, UniTO, UniMI) il Politecnico di Torino registra l’incremento percentuale maggiore del peso della Quota premiale (+4,25%) mentre per la Quota base risulta l’unico Ateneo a confermare lo stesso peso del 2024 alle spalle di Padova che registra l’unico miglioramento (+1,1%): questo significa che il Politecnico di Torino ha la crescita della Quota Premiale più alta tra le università considerate e ha mantenuto stabile la Quota Base.