Il festival di danza contemporanea «Torinodanza» si presenta per l'edizione 2025 in una veste rinnovata: più intenso, più concentrato, più attrattivo.
Il programma assicura una visione ambiziosa, sottolineando l’importanza di un approccio dinamico e inclusivo alla danza contemporanea. Questa formula, più densa e vivace, vuole favorire la partecipazione di operatori e spettatori italiani e stranieri, confermando Torino come luogo di riferimento della creatività contemporanea. Gli spettacoli attraversano la città, dal Teatro Carignano al grattacielo Intesa Sanpaolo, dalla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani fino alle Fonderie Limone di Moncalieri, che si confermano il cuore pulsante del Festival. La dimensione internazionale della manifestazione, la volontà di esplorare una varietà di generi e forme, l’impegno nel sostenere e promuovere la danza italiana confermano la storica vocazione del Festival.
«Le linee di programmazione - spiega la direttrice artistica, Anna Cremonini - si intrecciano tra loro come trama e ordito di una fitta rete di attività che costituisce il corpus del Festival, che non vuole essere una vetrina, ma l’attimo sublime in cui la danza si compie e il teatro si manifesta come il simulacro della società. Il sostegno produttivo, l’accoglienza delle compagnie, la cura del pubblico, le attività complementari di natura laboratoriale, le relazioni territoriali e con gli stakeholder locali, sono elementi strutturali e fondanti. Ogni nuova stagione mi consente di esprimere la personale riconoscenza ai partner che promuovono questo prestigioso progetto, carta d’identità di una visione aperta e multiculturale. Il Festival è la celebrazione del vivere nuove esperienze artistiche e lo faremo insieme alle compagnie e agli artisti che ci accompagnano in questo viaggio».
Il programma di «Dance First» si dipana dal 5 settembre al 5 ottobre. Sarà la coreografa israeliana Sharon Eyal, più volte ospite del festival, a inaugurare con l’anteprima mondiale di «Delay the Sadness», nuova creazione che usufruirà anche di due residenze combinate. Opiti anche gli artisti greci Ioannis Mandafounis e Christos Papadopoulos; il Collectif FAIR-E di Saido Lehlouh e la britannica Rambert, impegnata in questa occasione nel repertorio del collettivo francese (La)Horde; Akram Khan e i celebri Peeping Tom, che chiuderanno l’edizione 2025 con il loro ultimo spettacolo «Chroniques». Tra gli italiani: MM Contemporary Dance Company con un trittico firmato da tre diversi coreografi; il duo YoY Performing Arts, la compagnia indipendente composta da afrodiscendenti Descendants; il piemontese Daniele Ninarello col debutto della nuova creazione Rise; Sofia Nappi con l’apprezzato Pupo, ispirato a Pinocchio; Michela Lucenti con il suo carnale Giocasta; Francesca Pennini esordisce con il suo nuovo spettacolo Abracadabra; infine, MK | Michele Di Stefano ripropone il suo laboratorio di ricerca Piscina Mirabilis.