"L'evento di oggi ha sempre avuto lo scopo di presentare il Manifesto Nazionale per il diritto allo studio, tema in cui, in qualità di professoressa, credo fermamente. Per questa ragione ho accettato di moderare il dibattito. Non ritengo che occupare un'università e impedire lo svolgimento dell'attività accademica sia la modalità corretta di dialogo". Questa la replica all'Università di Torino della docente Giovanna Pacchiana Parravicini, associata al Dipartimento di Giurisprudenza, che oggi pomeriggio doveva moderare un'incontro al campus universitario Einaudi, organizzato da una rete di sigle di cui fa parte anche l'Unione giovani ebrei Italia, saltato per "motivi burocratici", secondo quanto ha affermato una dirigente dell'ateneo torinese.
Durante un faccia a faccia avvenuto fuori dal campus, tra lei e la direttrice della Scuola di Scienze Giuridiche, Politiche ed Economico-Sociali di Torino, Anna Mastromarino, che si è occupata dell'iter, Giovanna Pacchiana Parravicini ha voluto evidenziare che per evitare strumentalizzazioni la "locandina originaria è stata modificata togliendo ogni riferimento all'antisemitismo e alla violenza. Questo per non dare in alcun modo adito a polemiche e concentrare il confronto su quei temi. Non ho le competenze per moderare un dibattito sull'antisemitismo e non mi permetterei di farlo in veste di professoressa", conclude la docente.
All'annuncio che l'incontro non si sarebbe più tenuto duecento attivisti pro Palestina, che si erano trovati al campus per un presidio hanno festeggiato e hanno improvvisato un corteo.