La procura di Torino ha presentato un ricorso in appello contro la sentenza del tribunale, pronunciata lo scorso marzo, sul maxi processo Akatasuna. Il ricorso è in gran parte dedicato alle assoluzioni di sedici militanti del centro sociale dall'accusa di associazione per delinquere.
I pubblici ministeri, in aula, per i 26 imputati avevano chiesto condanne per un totale di circa 88 anni di reclusione. I giudici ne avevano inflitte 18 (a pene comprese fra i quattro anni e i nove mesi di carcere) ma senza riconoscere
l'associazione per delinquere.
Apprezzanento per la decisione di presentare ricorso è stata espressa da Forza Italia. «Ha fatto bene la Procura di Torino a ricorrere in appello contro la decisione di assolvere sedici militanti di Askatasuna dall'accusa di associazione a delinquere», dichiara il ministro per la Pubblica amministrazione e segretario di Forza Italia in Piemonte Paolo Zangrillo che prosegue: «Parliamo di soggetti che da anni si rendono protagonisti di aggressioni, intimidazioni e atti violenti contro le Forze dell'ordine, ferendo poliziotti e carabinieri e alimentando odio e tensione nelle nostre città. Askatasuna non è un centro sociale: è una vera fucina di illegalità ed eversione, un luogo in cui si organizzano azioni contro lo Stato, come dimostrano gli assalti ripetuti ai cantieri dell'alta capacità Torino-Lione. E oggi le stesse persone vicine a questo centro sociale hanno preso come bersaglio, con cori e insulti, il ministro Giuseppe Valditara, a cui esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza: episodi che confermano, ancora una volta, la natura violenta e intollerante di questi ambienti. È ora di mettere fine a questa deriva estremista: i violenti vanno privati di ogni spazio concesso e riportati davanti alle proprie responsabilità. I cittadini hanno diritto alla sicurezza e alla legalità, non a convivere con chi si fa beffa delle istituzioni» conclude Zangrillo.
«Bene ha fatto la procura di Torino a presentare ricorso in appello contro la sentenza del tribunale pronunciata lo scorso marzo sul maxi-processo Askatasuna, che aveva portato all'assoluzione dei militanti del centro sociale. Parliamo di soggetti che, da anni, si rendono protagonisti di atti violenti e intimidatori, feriscono poliziotti e carabinieri, alimentando odio e tensione nelle nostre città. La sentenza che ha escluso la natura associativa a delinquere è vergognosa. E' ora di porre fine a queste derive estremiste e questi violenti andrebbero privati di ogni sede concessa. Dobbiamo garantire la sicurezza dei nostri cittadini contro chi agisce fuori dalla legalita' e contro le istituzioni». Ha aggiunto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Proprio sulla questione Askatasuna il Ministro Zangrillo era stato contestato e aggredito durante il confronto con la vicepresidente del Senato, la senatrice Pd Anna Rossomando durante la Festa dell'Unità. «Askatasuna va sgomberata! A Torino è ora di dire basta alle connivenze con l'illegalità ed è necessario avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Chi mette a ferro e fuoco una Valle, compie danneggiamenti a beni pubblici e privati, blocca i servizi pubblici, minaccia corpi politici in modo continuativo deve essere punito. Non bisogna avere paura di parlare di eversione e associazione a delinquere: lo Stato e l'ordine pubblico vanno difesi anche come esempio verso i più giovani. Le minacce ricevuto dal pm Musti devono compattare le istituzioni verso chi attenta alle Istituzioni» aggiunge Marco Fontana segretario cittadino di Forza Italia a Torino