Si chiamava Cinzia D'Aries, 51 anni, la vittima del femminicidio a Venaria Reale, nel Torinese. La donna, casalinga, che in passato aveva lavorato saltuariamente come collaboratrice domestica, viveva in un appartamento in via Gozzano con il marito, Pietro Quartuccio, 56enne pensionato e invalido civile.
L'uomo l'ha colpita con diverse coltellate al culmine di una lite. Poi ha tentato di togliersi la vita ingerendo dei farmaci. Al momento è ricoverato all'ospedale Maria Vittoria di Torino. È stato intubato e gli è stata riscontrata una polmonite bilaterale: l'uomo era arrivato al pronto soccorso non cosciente, dopo aver assunto sedativi per togliersi la vita. Al momento la prognosi è riservata.
Secondo quanto si apprende, sono state segnalate alcune liti tra Pietro Quartuccio e Cinzia d'Aries, i due coniugi di Venaria. Secondo quanto confermato dalle forze dell'ordine, però, non è mai stato richiesto l'intervento dei carabinieri.
"Nessuno si scusa mai per come ti tratta, al massimo ti incolpano per come reagisci». «Ormai non mi aspetto più niente da nessuno, chi mi pensa mi scriva, chi sente la mia mancanza mi cerchi. Chi mi vuole bene lo dimostri». «Io me ne accorgo quando una persona cara mi dice le bugie. Ma resto in silenzio e ascolto, mentre un velo di delusione mi avvolge. La bugia è l'inizio di un addio silenzioso». Sono queste alcune delle frasi condivise sui social da Cinzia D'Aries, la donna uccisa dal marito a Venaria, nel Torinese, ieri sera. Le frasi, scritte su Facebook, sono card 'preimpostate' e condivise dalla donna nel corso del mese di gennaio.
«Mia nonna diceva: quando qualcuno ti delude, anche se lo perdoni, niente sarà più come prima» si legge ancora sui social. E poi, anche una frase attribuita a Nadia Toffa: «E' durante le difficoltà che si capisce chi sono i conoscenti, gli amici e chi invece ti ama».
Il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi, lancia una fiaccolata domani alle 19 nella città della cintura torinese, dopo il femminicidio e tentato suicidio avvenuto nella notte. «Domani sera, lunedì 10 febbraio, alle ore 19.00, io, insieme alla Giunta comunale e i rappresentanti di maggioranza e opposizione ci riuniremo per una fiaccolata», spiega il primo cittadino sui social.
«Un momento di silenzio e di ricordo per dire, una volta di piú, basta a qualsiasi forma di violenza verso una donna: sia essa fisica, psicologica o verbale. Un momento di ricordo comunitario, al quale siete tutti invitati, per Cinzia e per le altre donne vittime di una furia cieca e possessiva», conclude Giulivi.