Crisi Stellantis, un amaro inizio di 2025 per i lavoratori di Mirafiori

Divampa la polemica politica e sindacale in Italia, mentre il Gruppo, al di là delle dichiarazioni di intenti, sembra puntare su Spagna e Cina

Loris Puccio Conti 14/12/2024
Foto auto concessionario Stellantis.jpg - {Foto auto concessionario Stellantis.jpg} - [53314]

Sarà un inizio d’anno molto amaro per gli oltre duemila operai di Mirafiori, che dovranno nuovamente ricorrere agli ammortizzatori sociali anche nel 2025.

Al di là delle promesse di rito dinanzi all'indignazione politica e sindacale italiana, il Gruppo Stellantis sembra in realtà affacciarsi sempre di più verso la Spagna e la Cina.

Continua così la triste storia dell’automotive italiano, che ricorda un po' una ‘Divina Commedia’ al contrario, procedendo dal miracolo economico nostrano, tra le luci e i migliori propositi, per poi finire in una ‘selva oscura’, in chissà quali lande della Cina o della Spagna, tra gli echi inascoltati delle anime sofferenti di lavoratrici e lavoratori italiani.

Per ciò che attiene alla situazione piemontese, innanzitutto, spicca il recente comunicato sul prolungamento degli ammortizzatori sociali nel 2025 per gli operai dello stabilimento torinese di Mirafiori. Non è sicuramente un colpo di scena, dato che l'azienda ha già fatto ricorso allo stesso provvedimento negli ultimi 17 anni.

Questa volta si fermeranno i 254 lavoratori e lavoratrici delle unità ‘Preassembly’ e ‘Logistic’ del polo produttivo di Torino, dal 7 gennaio al 14 febbraio. A ruota, anche i 1.005 addetti dei settori Carrozzeria linea 500 Bev e i 794 dipendenti della Carrozzeria Maserati, dal 7 gennaio al 2 agosto. Condividono la stessa sorte anche i 334 addetti di Stellantis Europe di San Benigno Canavese, i 300 di Presse e i 96 di Costruzione Stampi.

Si tratta di un vero e proprio tragico finale dell'anno ‘horror’ 2024, che ha visto, complessivamente, un utilizzo medio di cassa integrazione pari al 28% per 500Bev, 22% per Maserati e 4% per Rg (area test su strada).

Le reazioni del mondo della politica e dei sindacati sono state inevitabilmente furiose.

«L’utilizzo degli ammortizzatori sociali – le parole di Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino – diventa maggiorenne, compiendo 18 anni. Ormai è imbarazzante che un colosso come Stellantis, che tra l’altro ha distribuito dividendi stratosferici per i suoi azionisti negli ultimi anni, si sia ridotta in questo modo».

«Siamo – ha dichiarato, sulla stessa linea d'onda, Gianni Mannori, responsabile Fiom Cgil di Mirafiori – all’ennesimo prolungamento di un’agonia che oramai va avanti da troppi anni. Come se non bastasse, per 254 lavoratori, il giorno di San Valentino finiranno gli ammortizzatori sociali, che vanno avanti ininterrottamente dal 2022. Ci aspettavamo che il cambio al vertice portasse un’idea di nuovi modelli per riempire Mirafiori di lavoro, invece si continua a riempire questo storico stabilimento di vuote chiacchiere».

«È incredibile come un Gruppo che anche quest’anno distribuirà milioni di utili ai suoi azionisti, oltre alla spropositata buonuscita al dimissionario ceo Carlos Tavares, continui a giocare con le vite dei suoi dipendenti» – ha aggiunto Chiara Appendino, vicepresidente e deputata del Movimento Cinque Stelle.

«Non dobbiamo sottovalutare – il commento del vicepremier Antonio Tajani – il caso Stellantis. Il rapporto tra quella casa automobilistica e l'Italia è un rapporto d'amore. È vero che Fiat, Marchionne, e ora Stellantis, hanno avuto tanto dall'Italia, ma è anche vero che hanno dato e questo matrimonio non può finire».

«Mirafiori non si estinguerà. Abbiamo un piano per il futuro dello stabilimento che ci permette di guardare al 2032 e al 2033» – è la promessa, speriamo non di rito, di Stellantis, questa volta pronunciata da Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa allargata.

Negli scorsi giorni, Stellantis ha anche celebrato il primo anno di attività del Circular Economy Hub Sustainera di Mirafiori, un polo fondamentale per conseguire l'etichetta di 'azienda a zero emissione nette di carbonio entro il 2038'.

Per gli osservatori esterni, però, i festeggiamenti hanno il sapore dello smacco. Non solo perché appaiono completamente scollegati dal reale dramma sociale di Mirafiori, ma anche perché Stellantis sembra osservare con sempre maggiore interesse la Spagna e la Cina. A Saragozza sorgerà, infatti, la prima gigafactory in joint venture con il colosso cinese delle batterie elettriche Catl. La decisione ha due gravi implicazioni: gli investimenti al polo di Termoli risultano sostanzialmente derubricati in secondo piano e l'economia europea rischia sempre più di essere avvinta a Pechino.

Infine, i riflettori si chiudono su un'intervista al periodico lusitano Expresso a Carlos Tavares, con la sua promessa di vigilare affinché la compagnia aerea Tap «non finisca in mani straniere». Così l'ex ceo di Stellantis assume le nuove vesti di patriota, fresco di una buonuscita milionaria e delocalizzazioni selvagge in Nord Africa ed Est Europa.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy